venerdì 22 gennaio 2021

Recensione "Gli ansiosi si addormentano contando le apocalissi zombie" di Alec Bogdanovic.

 


Readers oggi sul blog vi parlo del libro di esordi di  Alec Bogdanovic  "Gli ansiosi si addormentano contando le apocalissi zombie" 

Titolo: Gli ansiosi si addormentano contando le apocalissi zombie.
Autore: Alec Bogdanovic.
Genere:Narrativa.
Pagine: 124.
Editore: Rogas Edizioni, 9 ottobre 2020.
Formati disponibili:Kindle 8,99€
Cartaceo 13,00€

Trama

La depressione è il male della nostra epoca. È la malattia più diffusa al mondo ed è la più temuta dopo il cancro. Il nostro anti-eroe cerca di liberarsene con la disciplina e il metodo di un ricercatore, peccato che la cavia da laboratorio sia lui. Finirà così per autocondannarsi a un’interminabile escalation di sfortune e miserie umane: queste daranno corpo a un romanzo di formazione in cui tragedia e commedia si intersecano e fondono fino a diventare del tutto indistinguibili.


“La nostra epoca è la più infelice mai esistita, ma è anche quella più attrezzata a livello di palliativi che sopperiscono alla mancanza di felicità.”

“Felicità” chi di noi non vorrebbe essere felice, vivere serenamente senza nessun ostacolo o difficoltà?

Tutti siamo alla ricerca della felicità, chi in un modo chi nell'altro.

Ma il mondo che ci circonda è ostile e l’indifferenza sembra voler far compagnia alla depressione e all'ansia.

L’ansia è una costante nella nostra vita, fin dal sorgere del sole,quando apriamo gli occhi è pronta come una fedele compagna di viaggio.

Io soffro di attacchi di panico, capisco bene come si ci sente.

 All’improvviso i battici cardiaci aumentano, sul petto senti come un macigno e l’aria manca. Non ti resta che stare fermo chiudere gli occhi fare dei piccoli respiri e aspettare che tutto passa.

Leggere questa storia mi ha fatto riflettere,insieme all’autore iniziamo un viaggio  una sorta di tour introspettivo  dove il protagonista Alec, ci racconta la sua esperienza e fa a suo modo luce sui vari stadi della depressione, mettendo i risalto i motivi scatenanti.

Non sarà una lettura semplice, in alcune parti a mio avviso è stato come ricever un pugno nello stomaco, forse mi sarei fermata, avevo quasi paura di leggere le pagine successive, ma ho preso un respiro e sono andata avanti.

Difficile da combattere, la depressione ci catapulta in una spirale da cui venir fuori non è una passeggiata. Si fanno mille ricerche, si trova la causa scatenante, per poi iniziare un percorso di guarigione. Ma c'è davvero una soluzione a questo malessere?

Davvero ansiolitici depressivi di cui il protagonista inizia a fare uso, risolvono il  problema alla radice?

Alec mostra i primi sintomi all’età di sedici anni, il suo malessere si aggrava ancora di più per via della sua condizione fisica, non è il “bello della scuola” ma quello “brufoloso” “sfigato” da evitare come la peste. Non accettarsi è uno dei fattori scatenanti  e poi c'è il problema "donne, anche con loro è una dura battaglia, la colpa??

“L’ossitocina”, conosciuta come “ormone dell’amore” i cui livelli sono sotto la norma.

Riuscirà mai a venire fuori da questa spirale che giorno dopo giorno lo risucchia sempre più?

L’ansia e la depressione possono davvero metterci ko?

Tra una battuta e una riflessione lascio a voi il compito di scoprirlo.




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