Trama
La depressione è il male della nostra epoca. È la malattia più diffusa al mondo ed è la più temuta dopo il cancro. Il nostro anti-eroe cerca di liberarsene con la disciplina e il metodo di un ricercatore, peccato che la cavia da laboratorio sia lui. Finirà così per autocondannarsi a un’interminabile escalation di sfortune e miserie umane: queste daranno corpo a un romanzo di formazione in cui tragedia e commedia si intersecano e fondono fino a diventare del tutto indistinguibili.
“La nostra epoca è la più infelice mai esistita, ma è anche quella più attrezzata a livello di palliativi che sopperiscono alla mancanza di felicità.”
“Felicità” chi di noi non vorrebbe essere felice, vivere serenamente senza nessun ostacolo o difficoltà?
Tutti siamo alla ricerca della felicità, chi in un modo chi nell'altro.
Ma il mondo che ci circonda è ostile e l’indifferenza sembra voler far compagnia alla depressione e all'ansia.
L’ansia è una costante nella nostra vita, fin dal sorgere del sole,quando apriamo gli occhi è pronta come una fedele compagna di viaggio.
Io soffro di attacchi di panico, capisco bene come si ci sente.
All’improvviso i battici cardiaci aumentano, sul petto senti come un macigno e l’aria manca. Non ti resta che stare fermo chiudere gli occhi fare dei piccoli respiri e aspettare che tutto passa.
Leggere questa storia mi ha fatto riflettere,insieme all’autore iniziamo un viaggio una sorta di tour introspettivo dove il protagonista Alec, ci racconta la sua esperienza e fa a suo modo luce sui vari stadi della depressione, mettendo i risalto i motivi scatenanti.
Non sarà una lettura semplice, in alcune parti a mio avviso è stato come ricever un pugno nello stomaco, forse mi sarei fermata, avevo quasi paura di leggere le pagine successive, ma ho preso un respiro e sono andata avanti.
Difficile da combattere, la depressione ci catapulta in una spirale da cui venir fuori non è una passeggiata. Si fanno mille ricerche, si trova la causa scatenante, per poi iniziare un percorso di guarigione. Ma c'è davvero una soluzione a questo malessere?
Davvero ansiolitici depressivi di cui il protagonista inizia a fare uso, risolvono il problema alla radice?
Alec mostra i primi sintomi all’età di sedici anni, il suo malessere si aggrava ancora di più per via della sua condizione fisica, non è il “bello della scuola” ma quello “brufoloso” “sfigato” da evitare come la peste. Non accettarsi è uno dei fattori scatenanti e poi c'è il problema "donne, anche con loro è una dura battaglia, la colpa??
“L’ossitocina”, conosciuta come “ormone dell’amore” i cui livelli sono sotto la norma.
Riuscirà mai a venire fuori da questa spirale che giorno dopo giorno lo risucchia sempre più?
L’ansia e la depressione possono davvero metterci ko?
Tra una battuta e una riflessione lascio a voi il compito di scoprirlo.
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