La luna
-In ogni titolo dei tuoi romanzi è citata la luna. Come mai questa scelta?
L’unico ostacolo al cambiamento era legato a mia figlia piccola, che speravo non ci sarebbe rimasta troppo male… il suo nome, infatti, compariva nel titolo del romanzo, e lei ne andava molto fiera. Per fortuna mi diede il permesso, così decisi che la luna sarebbe diventata il mio segno distintivo, come un marchio di fabbrica. Ed è stata una scelta azzeccatissima!
-Cosa lega la luna ai tuoi romanzi, e che parte essenziale di essa è legata a te?
Ora che ho passato la soglia dei quarant’anni sto provando a cambiare genere, magari a dedicarmi a storie più “leggere”, come la novella natalizia “Ti regalo la luna”, che è stato il mio primo tentativo, di cui sono molto soddisfatta.
-Pensi che un giorno cambierai genere di titolo o sarà sempre una tua costante?
Ormai la luna è e sarà sempre una costante dei mei titoli, così come dei miei romanzi. Ho già raccolto una ventina di titoli con la luna dentro, in modo da avere un’ampia scelta per i prossimi romanzi. La scelta è ogni volta una parte molto stimolante e divertente, perché non mi limito a trovarne uno carino, ma deve essere quello giusto e pertinente con l’intera storia. Ho altri tre romanzi in stesura e per ognuno c’è già il titolo pronto, rigorosamente a tema lunare!
-Le lettrici si sono mai incuriosite di questa tua scelta?
Molto spesso nelle interviste mi è stata posta questa domanda, perché già dal secondo romanzo si capiva che la luna era una mia costante. Molte lettrici hanno apprezzato la mia scelta e molte si sono complimentate per l’attinenza con la storia, ed è questo che mi fa più piacere in assoluto.
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