sabato 23 gennaio 2021

Blog tour "La figlia della luna" di Simona Mendo 6° tappa "L'autrice e la luna"


 La luna

-In ogni titolo dei tuoi romanzi è citata la luna. Come mai questa scelta?

Dietro a questa scelta è legato un aneddoto molto divertente… quando mi lanciai nella pubblicazione del mio primo romanzo, in realtà ne avevo già tre pronti, da diversi anni, ma decisi di iniziare da “Quel bacio al chiaro di luna”, che risaliva a più di vent’anni prima, e aveva un titolo molto diverso. Mi affidai alle sapienti mani di Simona Friio, che mi consigliò subito di cambiarlo, perché poco appetibile in vista della pubblicazione. Sono sincera, all’inizio ero molto combattuta, perché per me il titolo era da sempre quello, ed era nato insieme al romanzo, però quando trovai quello attuale me ne innamorai all’istante. Rispecchiava altrettanto bene il contenuto del romanzo, e ancor di più si allineava alla perfezione con gli altri due romanzi già terminati che, casualmente, contenevano anch’essi la luna (“L’arcobaleno lunare” e “L’altra faccia della luna”). 
L’unico ostacolo al cambiamento era legato a mia figlia piccola, che speravo non ci sarebbe rimasta troppo male… il suo nome, infatti, compariva nel titolo del romanzo, e lei ne andava molto fiera. Per fortuna mi diede il permesso, così decisi che la luna sarebbe diventata il mio segno distintivo, come un marchio di fabbrica. Ed è stata una scelta azzeccatissima!

-Cosa lega la luna ai tuoi romanzi, e che parte essenziale di essa è legata a te?

La luna presuppone la notte, il buio, le stelle, incontri magici… fa da sfondo a situazioni molto romantiche ma allo stesso tempo anche un po’ malinconiche. È proprio questa malinconia di fondo che permea i miei romanzi, quasi mai gioiosi e spensierati, ma sempre tormentati e un po’ inquieti. Mi sono sempre definita una persona lunatica più che solare, infatti nelle storie che racconto c’è sempre una parte grande o piccola di me, della mia vita, dei miei trascorsi. 
Ora che ho passato la soglia dei quarant’anni sto provando a cambiare genere, magari a dedicarmi a storie più “leggere”, come la novella natalizia “Ti regalo la luna”, che è stato il mio primo tentativo, di cui sono molto soddisfatta. 

-Pensi che un giorno cambierai genere di titolo o sarà sempre una tua costante?

Ormai la luna è e sarà sempre una costante dei mei titoli, così come dei miei romanzi. Ho già raccolto una ventina di titoli con la luna dentro, in modo da avere un’ampia scelta per i prossimi romanzi. La scelta è ogni volta una parte molto stimolante e divertente, perché non mi limito a trovarne uno carino, ma deve essere quello giusto e pertinente con l’intera storia. Ho altri tre romanzi in stesura e per ognuno c’è già il titolo pronto, rigorosamente a tema lunare!

-Le lettrici si sono mai incuriosite di questa tua scelta? 

 Molto spesso nelle interviste mi è stata posta questa domanda, perché già dal secondo romanzo si capiva che la luna era una mia costante. Molte lettrici hanno apprezzato la mia scelta e molte si sono complimentate per l’attinenza con la storia, ed è questo che mi fa più piacere in assoluto. 




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