venerdì 13 novembre 2020

Recensione "Sweet Doris" di Emma Mei


 Buongiorno readers la nostra Manila ha letto per noi "Sweet Doris" di Emma Mei.


Titolo: Sweet Doris
Autore: Emma Mei
Genere: Romanzo rosa
Editore: Self Publishing
Anno di pubblicazione: 7 settembre 2020
Numero di pagine: 338
Formato: Ebook e Cartaceo

Copia ARC gentilmente fornita dall'autrice

Trama 
Dopo un doloroso passato, che le ha causato un serio crollo emotivo, Doris ha deciso di riprendere in mano le redini della sua vita, imparando ad amare se stessa e stringendo nuove amicizie. Prossima alla laurea, che la riporterà a lavorare alla Foster’s Industries, compila liste dei pro e dei contro sul ragazzo di cui è perdutamente innamorata: Mextli Foster, per il quale, quattro anni prima, ha lavorato come segretaria personale.
Mextli è il classico figlio di papà, bello, affascinante e con la sindrome di Peter Pan. Ha trentun anni, ma non ha ancora messo la testa a posto e, con la complicità dei suoi amici si diverte a prendersi gioco di Doris, persino durante il suo turno di lavoro come cameriera al 50’s.
Tutto cambia la sera dell’addio al celibato di un amico di Mextli, durante la quale il ragazzo viene coinvolto in una goliardica prova di coraggio. 
La cantina del ristorante sarà testimone silenziosa del colpo di fulmine – seppur a scoppio ritardato – che Mextli proverà nei confronti di Doris.
L’ostacolo?
Convincere la ragazza dei suoi reali sentimenti.



Mi sono sempre chiesta se un solo e unico bacio possa far cambiare un rapporto, beh, in questa storia è così. 

Doris è una semplice ragazza che è sempre stata bullizzata dai compagni di scuola, e le cose non cambiano quando trova lavoro presso un’azienda. Il suo capo, di cui è segretamente innamorata e i suoi amici, continuano a prenderla in giro per le sue curve e i suoi modi di fare, chiamandola Doris-bignè
Non la lasciano in pace neanche quando è in pausa dal lavoro aziendale e si mantiene lavorando in un locale. Ogni sera, infatti, Mextli e i suoi compagni, la bullizzano e si prendono gioco di lei. 
“È grassa e di lei si salvano solo due cose: il viso e le tette. Per il resto è buona solo per farsi una sega…”
“Vedrai stasera il tuo amichetto come sarà felice al club, non dietro al culo grande come una portaerei della nostra cameriera”
Tra una parola offensiva e l’altra… Mextli, però, si accorge che Doris ha quel qualcosa che lo attrae, soprattutto per come gli risponde a tono. Basta una semplice scommessa con i suoi amici e Mextli si ritrova a baciare e toccare Doris. 

Un bacio e un approccio che cambieranno il modo in cui il protagonista l’ha sempre vista. Da quel momento cambia tutto e Mextli si ritrova sempre più spesso a desiderare e a pensare a lei. 
Dall’altra parte, c’è Doris che in cuor suo ha sempre sognato che il suo capo la vedesse con occhi diversi, anche se è consapevole che, quell’unico bacio scambiato, non cambia nulla tra loro.

Si dice che il diavolo seduce, incanta, abbaglia, inebria gli umani per poi conquistarli inducendoli nel peccato. Lui è tutto questo: il mio diavolo tentatore

Mextli cercherà sempre di più il contatto con Doris, intuendo quanto abbia sbagliato in passato, perché lei è davvero una ragazza speciale. 

Ho cambiato punto di vista e ho visto, finalmente, che è in realtà Doris. Una bellissima e giovane donna.

Il protagonista farà di tutto pur di farsi perdonare e riscattare le parole crudeli che ha sempre avuto per Doris. 
Ma il dolore non si dimentica facilmente e la protagonista, seppur innamorata, darà del filo da torcere a un Mextli che si professa cambiato e pentito.

Farà ogni cosa pur di riuscire a ottenere la fiducia della donna che lo ha travolto con i suoi modi di fare, rispondergli e pensare.

Doris ha sofferto molto e cerca di tenere a freno l’entusiasmo di Mextli, ma in cuor suo, spera vivamente che lui sia sincero, perché lo ama da sempre e perché non c’è altro uomo all’infuori di lui, nella sua vita e nel suo cuore.

Mextli è come Giove: brillante e irraggiungibile, il cui campo magnetico è capace di far gravitare lune con orbite retrogade. Io, invece, sono uno degli otto satelliti regolari la cui rotazione, quasi circolare e poco inclinata rispetto all’asse del pianeta, gli resta vicino senza allontanarsi troppo. 




L’autrice è brava a rendere Doris una persona molto umana, piena di dubbi e incertezze, che non cade ai piedi del suo principe azzurro. Perché Mextli la corteggerà fino all’estremo, fingendosi anche un corteggiatore anonimo e riempiendola di regali e bigliettini d’amore.
“Sembra assurdo, ma non vedo altro che lei”
Tra l’amore che provano entrambi, incertezze e momenti di puro divertimento e battaglie navali su corpi semi nudi, Emma Mei, ci regala una bella storia romantica intrisa d’amore.

L’amore è una questione di attimi. Quando due persone s’incontrano, si crea un’alchimia razionalmente inspiegabile: è come un richiamo delle loro anime.

Se proprio devo essere pignola e precisa, a gusto mio ovviamente, che non sono una grande lettrice del genere, la storia è stata un pochino portata alle lunghe. Sono sicura, però, che per chi ama i romanzi rosa assoluti, sarà impeccabile. 






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