lunedì 15 novembre 2021

Recensione "Malyshka" di Elvereth Ahn

 


Readers oggi vi parlo di una lettura che ho letteralmente divorato, un romanzo intenso e a tratti toccante. Una storia d'amore che non è tutta rose e fiori, è sofferta, travagliata, piena di ostacoli che non si può non amare. Si tratta di "Malyshka" di Elvereth Ahn.



Titolo: Malyshka
Genere: age gap/mafia romantic suspense
Autore: Elvereth Ahn
Autoconclusivo
Data di pubblicazione: 2 novembre
Ebook: 2,99€
Cartaceo: prossimamente disponibile
Pagine: 410 circa

Trama

Un giorno mi ringrazierai.

Queste sono le parole che Natalya Jurevna Zakharova, figlia di un noto politico candidato alle presidenziali, si sente rivolgere dallo sconosciuto che la rapisce, nel giorno del suo diciottesimo compleanno.

Sguardo indecifrabile e pelle macchiata d’inchiostro, il suo rapitore la confonde.

Per quello che le dice. Per come la guarda. Per gli improvvisi sbalzi d’umore.

Persino per il modo in cui si sente attratta dalle sue tenebre.

Natalya non ha mai provato niente del genere, ma sa di non potersi fidare. La vita le ha insegnato che alle persone piace manipolare, fingere, solo per ferire con maggiore intensità.

E sa che ogni persona custodisce dei segreti, lei compresa. Segreti che, anche soltanto evocati, hanno il potere di distruggere chiunque le si avvicini. Tuttavia, mai si sarebbe aspettata che la sua intera esistenza si basasse sulla menzogna.

Sulla vendetta.

Tutto il suo mondo si rivela finto. Anche l’uomo che sta imparando a comprendere non è chi credeva: sarà proprio lui a svelarle verità nascoste e dolorose. Verità impensabili.

E sarà lui a restarle accanto e a proteggerla dalla minaccia che incombe su di lei.

Una minaccia nata dal sangue, che sarà possibile contrastare solo grazie al sentimento più potente che esista. Più inarrestabile di un antico rancore e dell’odio.

Perché niente è più forte dell’amore vero. Speciale, raro e prezioso.

Come un quadrifoglio.

Copia digitale fornita dall'autrice in cambio di una recensione onesta.

Non è facile oggi per me parlare di questo romanzo. Quando mi è stato proposto non sapevo bene a cosa andavo incontro, avevo sentito parlare molto bene dell’autrice, ma ancora non avevo avuto modo e piacere di leggere nessuno dei suoi scritti.

Mylashka mi ha colpito nel profondo, l’intensità con cui l’autrice riesce a trasmettere le emozioni è uno tsunami che all’improvviso ti travolge e di cui unna volta dentro non puoi più farne a meno.
“Un giorno mi ringrazierai per quello che sto facendo”
Ma si può ringraziare davvero qualcuno che da un giorno all’altro mette sotto sopra la tua vita, strappandoti da quel padre che per anni hai considerato il tuo eroe?

Natalya Zakharova è la figlia del noto politico russo Jurij, agli occhi di tutti appare una ragazzina viziata e capricciosa, non sa cosa vuol dire vivere davvero, fare esperienze, perché viene sorvegliata a vista dalle guardie del padre.

Vive come una farfalla dalle ali spezzate in una gabbia dorata, gabbia in cui molte volte si sente soffocare. Quante volte però avrebbe voluto l’abbraccio di quella madre che troppo presto l’ha lasciata, una madre di cui non ha conosciuto il volto e di cui suo padre non parla mai, ma perché?

Alcune sue domande troveranno risposta quando il giorno del suo compleanno durante una visita alla Cattedrale di San Basilio viene rapita.

Ma altre sconcertanti verità sulla sua famiglia saranno svelate dal suo rapitore.

Ci sono verità che come una lama tagliente si incidono sulla pelle, verità a cui fatichi a credere o forse speri solo che siano solo bugie, ma se non fosse così?

Se all’improvviso la vita che finora ha vissuto fosse solo una finzione? Se la persona che dovrebbe amarla e proteggerla vuole darla in pasto ai lupi?

C’è solo una cosa che Natalya può fare per giungere alla verità, fidarsi del suo rapitore, ci riuscirà?
E soprattutto è l’unica soluzione?

“E’ molto alto, ma non è l’unica cosa che noto, M soffermo su tanti particolari, come la barba che incornicia una mascella volitiva, i tatuaggi sulle mani e uno più grande, che si estende su tutto il braccio, fino a sparire sotto la manica arrotolata della camicia nera che indossa”
Aleksej è un uomo che troppo presto ha visto le brutture della vita e l’animo cattivo dell’uomo, rimasto solo dopo che ogni affetto gli è stato brutalmente strappato da sotto gli occhi, ha una missione da portare avanti, mantenere quella promessa fatta diciotto anni prima.
“Non importa il legame di sangue, per lei sarò come un fratello maggiore e non dovrà tirare calci a nessuno. Ci penserò io a lei.”
La rabbia e il dolore l’hanno forgiato, e di quel ragazzino ormai non c’è più l’ombra, Aleksej ora agente della federazione russa, ha finalmente l’occasione di onorare quella promessa.

Non sarà semplice con lei, perché Natalya sa tenergli testa, lo sfida e quella lingua tagliente lo ammalia, così come il suo corpo che sembra attirarlo come una falena lo è dalla luce. 
Ma se finisse per bruciarsi? 
Proteggerla è la sua priorità, farla arrivare sana e salva da chi può darle tutte le risposte è il passo successivo.

Ma se qualcuno stesse tramando contro la riuscita della missione Aleksej sarebbe disposto a rischiare ogni cosa per lei, anche la sua stessa vita?
“Natalya… è il mio tormento, il mio rimpianto e, per assurdo, il mio futuro”


Non posso raccontarvi tutto, ma lo farei davvero per quanto mi è piaciuto.

Tutta la storia è un susseguirsi di eventi collegati uno con l’altro, che si incastrano fino a formare il quadro finale.

La scrittura risulta fluida e coinvolgente è impossibile arrestare la lettura, si arriva all’epilogo con il fiato sospeso e … qualche lacrima di troppo.

Aleksej e Natalya due personaggi che non dimenticherò facilmente e, sono sicura anche voi avrete difficoltà a lasciarli andare.

Natalya, all’apparenza fragile, una farfalla con le ali spezzate che si dimostra una piccola guerriera pronta a lottare per la sua libertà, pronta a riprendere in mano una vita che finora ha solo vissuto a metà.

Aleksej inutile dirvi che l’ho amato, è inevitabile non farlo!

Il suo dolore, quello che ha provato in passato e che è ancora vivo come una cicatrice sulla pelle ad un certo punto diventa il nostro, le sue paure le respiriamo così come la sua voglia di vendetta e riscatto per ciò che gli è stato strappato.
La sua maturità si evince tra le pagine, il suo senso di protezione è così forte che possiamo quasi toccarlo. 
Chi non vorrebbe un uomo che si prenda cura di lei? Chi non vorrebbe essere stretta tra quelle braccia che hanno il potere di calmare gli incubi peggiori? 

Chi rinuncerebbe a quell’amore che per tanti può essere sbagliato, ma che fa sentire vivi dopo molto tempo?

Aleksei sa che non può avvicinarsi a lei come vorrebbe, ma è il suo cuore ha scegliere per lui, e lui saprà ascoltarlo?
«Sei pericolosa.»
«No. Ti sbagli. Non lo sono.»
«Per me lo sei. Sei il frutto dell’albero proibito. Sei pericolosa. E io sono il peggiore dei peccatori.»
Cosa mi ha lasciato la lettura?

Lacrime, rabbia, dolore che squarcia il petto, ma anche tantissimo amore e tanta tenerezza. 

L’autrice è riuscita a fare breccia nel mio cuore, a prenderlo, ridurlo a brandelli e poi rimetterlo insieme. 

Ogni elemento è dosato perfettamente, ambientazioni, dialoghi e personaggi, anche i secondari sono ben curati e strutturati, mai avrei immaginato che una lettura così, fosse tanto intensa da lasciarmi il segno.

Cara Elvereth tra i tuoi lettori da oggi ci sono anch'io!

Ps 
Ah proposito di personaggi secondari, ma un libro su Phantom quando lo scrivi???





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