lunedì 8 marzo 2021

Review Party "La ladra di perle" di Fiona McIntosh


Readers oggi la nostra Manila partecipa al Review Party "La ladra di perle" di Fiona McIntosh, edito Newton Compton Editori.



Copia digitale fornita dalla CE in cambio di una recensione onesta.

Sinossi 

Quando a Severine Kassel viene chiesta una perizia su alcune preziose perle bizantine appena prestate al British Museum, lei accetta senza esitazione: dopotutto è un’esperta di gioielli antichi ed è perfettamente in grado di svolgere un lavoro del genere. 

Ma non appena Severine si trova davanti le perle, il suo passato ritorna con violenza. Quelle perle appartengono alla sua famiglia e si portano dietro ricordi che lei ha cercato di dimenticare per oltre vent’anni. 

La rivelazione di Severine dà vita a una ricerca frenetica dell’ex soldato nazista, Ruda Mayek: colui che le ha sconvolto la vita. Con l’aiuto di un agente del Mossad in pensione, Severine è disposta a tutto per rintracciare Ruda. 

Ma l’avvocato che si occupa del prestito delle perle, l’unica persona in grado di aiutarli, è vincolato dal segreto professionale. Mentre Severine segue le tracce di Mayek, tutte le sue certezze vanno in frantumi. Forse i segreti che ha custodito per tanti anni stanno per essere rivelati.


Ho letto questo romanzo perché attirata dalla trama così intrigante, senza sapere che già alle prime pagine mi sarei commossa fino alle lacrime.

Innanzitutto devo premettere che già amo il periodo storico su cui è costruita la storia e l’autrice me l’ha fatto vivere attraverso la sua protagonista, catapultandomi dentro al suo mondo, fatto di dolore, amore e vendetta.

Siamo agli inizi della seconda guerra mondiale, e Katerina Kassowicz vive con la sua bella famiglia benestante a Praga. Niente sembra poter scalfire il loro mondo, ma la realtà che li circonda sta cambiando e neanche il denaro può cambiare il fatto che siano degli ebrei. Il primo grande dolore le viene dato dal padre che, per salvare il più piccolo dei suoi figli, lascia che Petr venga preso e portato a Londra da uno dei treni della speranza chiamati “Kindertransport”. 

Samuel lo seguì con lo sguardo finché non ci fu altro che binari vuoti…

E fu solo allora, quando un vento gelido soffiò sotto la volta deserta di vetro e acciaio e contro le sue guance, che udì i propri singhiozzi soffocati. 

Solo la madre conoscerà la verità sulla scomparsa di Petr, per tutti gli altri, lui è morto.

Katerina/Severine, come si fa chiamare ormai dall’età di quattordici anni, cioè da quando ha perso tutta la sua famiglia, è ormai una donna indipendente, forte, autonoma ed esperta di gioielli antichi. Sembra, all’apparenza, essersi lasciata il passato alle spalle, fino a quando, tra le sue mani, non riemergono delle perle ottomane molto antiche, trafugate alla sua famiglia il giorno stesso che l’hanno giustiziata senza pietà. Lei sa chi ha rubato quel gioiello tramandatole dalla madre, è l’uomo che le ha tolto tutto. I suoi affetti, la sua vita stessa, sì, perché quel giorno è morta, così come crede il suo killer. Nessuno sa che invece è sopravvissuta, solo un dottore tedesco che la aiuterà in tutti i modi possibili. 

Severine osservò mentre un filo di perle lucenti, flessuoso e dalla forma strana, veniva estratto da una sacca per srotolarsi in aria. A quello scintillio sentì come se qualcuno le avesse affondato la mano nel petto per spremerle il cuore.

Era diventata una persona non più capace di abbandonarsi a una gioia smodata o a una risata schietta. Ma quel giorno aveva perso ogni controllo. Era stata la vista delle Perle ad aver innescato quella razione.

Avvicinata con una scusa da un bell’uomo, che si rivelerà una spia del Mossad in cerca di Ruda Mayek, l’ufficiale delle SS senza cuore, Katerina si ritrova a ricordare man mano il suo passato. Come è riuscita a scappare dalle grinfie dell’uomo che ha abusato di lei, che ha ucciso i suoi genitori e le sue sorelle e che le ha tolto tutto. 

Lo avrebbe fatto davvero? Più di vent’anni di silenzio, e ora stava per raccontare la sua storia a un uomo di cui fino a cinque minuti prima non conosceva neanche il nome? Si rimise al parere della vocina interiore. Perché no? le rispose alla fine.

Da qui il romanzo diventa un turbine di emozioni, di azioni, che portano il lettore ad una cruda quanto sorprendente verità, su come Katerina si è salvata.

Quelle perle possono riportarla all’unico uomo che gliele ha rubate, il solo che Katerina odia più di chiunque al mondo e l’unico per cui è disposta a perdere ogni ragione, perché lei vuole ucciderlo. 

“C’è una prima volta per tutto” Abbassò la voce. “Anche per uccidere” 

Insieme a Daniel, spia del Mossad in pensione, andrà alla ricerca di qualsiasi indizio la possa portare a quell’uomo che lei odia con tutto il cuore, che ha distrutto la sua vita, così come quella di Daniel stesso. 

In quel momento Daniel capì che tanti anni di paziente attesa stavano per fornirgli l’unico modo per catturare un mostro.

Tra Londra e Parigi, inseguimenti e trappole, ricordi del passato, l’autrice ci regala una storia così avvincente che sembra di vedere un film.

Katerina farà di tutto per potersi vendicare e così facendo troverà anche un altro uomo disposto ad aiutarla e magari a regalarle un futuro nuovo, in cui lei possa sentirsi al sicuro e iniziare ad amare.

Riuscirà Katerina a essere forte abbastanza per incontrare quel demone di Ruda Mayek? E, soprattutto, riuscirà a scoprire che suo fratello non era morto, ma mandato a Londra per essere salvato? 




La trama è articolata davvero in modo magistrale. Il tema della deportazione e della crudeltà antisemita sono sfiorati più volte e sono il fulcro centrale da cui parte tutto. Ma lo si vive sulla pelle e sull’esperienza della protagonista. 

Potrei parlarvi per ore di questo libro, ma non gli renderei giustizia. È davvero molto bello. 

“I nazisti stanno sterminando gli ebrei”

Non c’era nulla da dire. Non riuscii a mettere insieme una sola parola di risposta che alleggerisse lo spirito a entrambi mentre ci dirigevamo verso la morte. Morte. La mia vita non era ancora cominciata e stava per finire di fronte alla canna di una pistola tedesca. 

Avvincente e commovente, da leggere! 



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