lunedì 12 dicembre 2022

Review Party "A touch of ruin" di St. Clair, Scarlett


Readers oggi Manila ci parla della sua ultima lettura "A touch of ruin" Ade e Persefone #2  di St. Clair, Scarlett edito Queen Edizioni.


A Touch of Ruin
(Ade e Persefone #2)
di Scarlett St. Clair
EDITORE: Queen Edizioni
DATA DI PUBBLICAZIONE: 30 Novembre 2022


Trama

La relazione tra Persefone e Ade è venuta allo scoperto, e la tempesta mediatica che ne è conseguita sconvolge la vita della ragazza e minaccia di smascherare il suo ruolo di dea della primavera. Ade, il dio dei morti, si porta addosso il peso del suo passato infernale. Un passato che tutti vogliono riportare alla luce in modo da allontanare Persefone da lui. Le cose non fanno altro che peggiorare quando un’orribile tragedia spezza il cuore di Persefone, e Ade si rifiuta di aiutarla. Disperata, la ragazza prende in mano la situazione, stringendo accordi che avranno gravi conseguenze. Afflitta dalla sua perdita e dall’aver scoperto un lato di Ade che non aveva mai visto, Persefone non potrà fare a meno di porsi una domanda a cui ha paura di rispondere. È davvero disposta a diventare la regina dell’Oltretomba?

Copia fornita dalla CE in cambio di una recensione onesta



Ed eccoci finalmente al secondo libro della storia di Ade e Persefone, che ho aspettato con ansia. Senza smentirsi il romanzo si dipana concentrandosi sulla dolcezza, sull’empatia e sulla forza di volontà della protagonista e del suo amore per il dio dei morti.
“C’era qualcosa di incredibilmente diabolico nel suo aspetto, Ade era una tempesta di oscurità vestita di nero dalla testa ai piedi.”
Li avevamo lasciati innamorati, ma non senza problemi, e li ritroviamo più innamorati che mai, ma la loro vita non è semplice. Persefone ha mille dubbi e paure, Ade è un dio che ha nascosto il meglio di sé a tutti i mortali. Una vita millenaria non si può raccontare in breve tempo e il passato di Ade è lungo e tortuoso con molti scheletri nell’armadio. Persefone conoscerà la gelosia e capirà che il suo amato non le si cede fino in fondo quando si tratta di parlare del suo passato. 

Insieme sono una forza. Persefone ne combinerà di tutti i colori, farà delle mosse avventate per amore dei suoi amici e della giustizia e grazie al suo cuore d’oro riuscirà a tirarsi fuori dai guai. Ade si arrabbia ogni volta, ma puntualmente la perdona, tanto è l’amore per la donna che gli ha rubato il cuore per la prima volta.

Durante la lettura mi sono spesso immedesimata in Persefone, tanto da fare dei suoi obiettivi qualcosa di mio, tipo far scoprire le carte al suo datore di lavoro, capire cosa rende Apollo un dio tanto perverso, cercare di aiutare la sua amica Lexa. Spesso l’avrei incoraggiata, ma altrettanto spesso, l’avrei ammonita peggio di come ha fatto Ade, perché pur di perseguitare i suoi obiettivi non ha guardato in faccia a nessuno. Di sicuro c’è che la scrittrice le ha donato una forte personalità che ho amato, perché non è la solita protagonista che cade ai piedi del suo uomo. 
“Stai dicendo che non lotteresti per me?”
Ade sospirò e le accarezzò la guancia con un dito.
“Mia cara, io raderei al suolo questo mondo per te”
Ade è sempre affascinante, un concentrato di oscurità e lussuria, sfido chiunque a non innamorarsi di lui. Dolce quando serve, severo e incazzato quando Persefone mette in dubbio il suo amore o le sue preghiere.

Ho riso alle battute di Ermes, un dio simpatico, un vero amico. Ho apprezzato il cambiamento di Apollo, lì dove Persefone ha scavato per conoscere i suoi dolori e le sue verità. 

Dopo tante peripezie finalmente Persefone sembra trovare non solo la forza dei suoi poteri, ma anche la forza di arrendersi senza timore al suo amore immenso per il dio dei morti e… puntuale, il romanzo ci lascia in sospeso sul più bello.

Persefone riuscirà a coronare il suo sogno d’amore sposando Ade?

Riuscirà a convivere con i mortali, facendogli sapere che anche lei è una dea? Sarà capace di trovare le forze per fondare il suo progetto di lavoro?

Insomma. Anche stavolta rimaniamo con il fiato sospeso e non ci resta che aspettare. Speriamo solo non troppo.
“Ade, sono seria. Voglio conoscere la tua più grande debolezza, la tua paura più profonda, il tuo bene più prezioso” (…)
“Tu sei la mia debolezza, quella di perderti è la mia più grande paura, il tuo amore è il mio bene più prezioso”

Non si può non amarli.





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