lunedì 30 maggio 2022

Recensione "I tre doni di Paride" di Leila Awad

 


Readers oggi vi parlo di un romanzo che mi ha tolto il sonno e il respiro in egual misura, "I tre doni di Paride" di Leila Awad, uscito oggi 30 maggio.

Titolo: I tre doni di Paride
Autore: Leila Awad
Genere: Age gap
Ebook: 2,99€

Sinossi

Per Charles Doyle la mitologia greca è la chiave di lettura del mondo, azioni e conseguenze che studia e analizza con precisione quasi chirurgica. Scrittore di successo, professore di Cambridge, marito impeccabile: Doyle ha trascorso gran parte dei suoi quarant'anni costruendosi attorno una realtà perfetta, che custodisce gelosamente.

Almeno finché non arriva quel libro che proprio non riesce a scrivere e che lo spinge, all'improvviso, a lasciare l'Inghilterra per cercare rifugio in Grecia, nella speranza che l'eco dell'antichità sblocchi la sua penna.

Thea Alexopoulos ha imparato a nuotare prima ancora di camminare e a misurare la vita attraverso le infinite sfumature dei miti che la nonna le raccontava mentre la guardava dirigere la piccola pensione che, con il tempo, ha preso in mano rendendola il fiore all'occhiello dell'isola greca in cui è nata e cresciuta.

I loro mondi non potrebbero essere più diversi, e non solo perché c'è un'intera generazione a separarli. Eppure, in quei luoghi in cui il tempo sembra quasi essersi fermato, le loro vite si scontreranno cercando una risposta all'unica domanda che spaventa entrambi: perché Paride scelse l'amore?

Copia fornita dall'autrice in cambio di una recensione onesta.

Ho conosciuto la penna di Leila Awad attraverso la serie de I Middleton un genere che io adoro, e già allora mi era piaciuta, ma con “I tre doni di Paride” ha superato tutte le mie aspettative.

Il romanzo ambientato nella meravigliosa Grecia, mi ha fatto assaporare in anticipo il mio prossimo viaggio una “crociera” che come tappa prevede anche la Grecia. Leggendo mi chiedevo chissà se, nelle persone del posto, andrò alla ricerca del mio amato professore Charles Doyle e della sua amata ninfa del mare Thea.

Perché questi due, sono difficili da dimenticare, senza permesso di strappano un pezzetto di cuore, senza più ridartelo indietro. 
“Vent’anni o poco più e lo sguardo di chi sembra portarsene molti di più sule spalle. O forse è solo la penombra a giocare brutti scherzi.”
Thea Alexopoulos, da quando i suoi genitori hanno lasciato Spetses, vive insieme a nonna Artemis e alla signorina Smith nella struttura alberghiera che ormai grazie a Thea è diventata il fiore all’occhiello dell’isola greca.

Cresciuta attraverso le infinite sfumature dei miti che la nonna è ancora solita raccontare, ama il mare come se fosse la sua seconda casa e la sua barca è un rifugio sicuro quando i mille pensieri affollano la sua mente.

Ha dei sogni da realizzare, ma la paura di non farcela, di dover lasciare l’isola, le sue sicurezze la paralizzano, finché non arriva il professore Charles Doyle.
«Quell’uomo ha capovolto il mio mondo come nessuno ha mai fatto prima.»
« Con Charles mi sento così, con il nodo allo stomaco tipico delle montagne russe ma, al tempo stesso, sicura.»
Per Charles Doyle, professore a Cambridge, e scrittore affermato, la mitologia greca è la chiave di lettura del mondo. Sposato con Cora, divide con lei una quotidianità dove, amore e sentimenti non sono contemplati. 

Giunto all’età di quarant’anni si trova a non avere idee per il nuovo libro, la moglie gli rivela qualcosa di inaspettato e il suo manager e amico Neil, per aiutarlo a superare il cosiddetto “blocco dello scrittore” lo obbliga a partire per la Grecia, forse in quei luoghi così impregnati di antichità, fascino e miti lo aiuteranno a riprendere in mano la penna.

Ciò che Charles non immagina, sarà quella ragazzina, che potrebbe benissimo essere una delle sue studentesse, a mettere in discussione tutto il suo mondo, la realtà in cui finora ha vissuto, suscitando in lui qualcosa di nuovo, bello e inaspettato.
«Thea sorride. Sorride e basta, non fa altro, e a me viene voglia di trascinarla sulla spiaggia per vederla ballare su una barca in mezzo al mare per tutta la notte.»
Charles è andato sull’isola con lo scopo di scrivere, e tra quelle viuzze, tra panorami mozzafiato su quella terrazza che profuma di limoni le parole sono tornate, ma cosa succederà quando il suo tempo sull’isola finirà? 

Tornerà a Cambridge, dai suoi studenti, alla vita di prima sarà semplice o Thea vale il crollo del suo mondo?

Nessuno dei due ha previsto un cambio di rotta della propria vita, eppure basta un semplice sguardo, una lingua che non te le manda a dire e delle mani capaci di farti assaporare il paradiso per far sì che incuranti si avvicinino al sole con il rischio di precipitare un pò come è successo a Icaro.

Saranno pronti a tutto a questo e a comprendere la scelta di Paride?



Cosa mi ha lasciato la lettura?

Sospiri, tenerezza in alcune scene, passione e amore in ogni sua più piccola sfumatura, dall’amore per le proprie radici, amore per la famiglia all’amore tra i due protagonisti.

L’ambientazione con i suoi miti è il valore aggiunto di questa bellissima storia, mi sono ritrovata anch’io a fare ricerche, ad aprire quei cassetti della memoria chiusi ormai da anni, (l’età di Thea è passata da un pezzo), ricordando cose studiate al liceo.

La cura dei dettagli aiuta il lettore ad entrare perfettamente dentro la storia, semplicemente chiudendo gli occhi ci ritroviamo nella terrazza, o alla vecchia villa o ancora sulla spiaggia…

I due protagonisti sono così ben  delineati che si ha l’impressione di toccarli con mano ( magari), i loro caratteri così diversi però si incastrano alla perfezione, essendo l’uno il pezzo mancante dell’altro.

La differenza di età tra Thea e Charles, mi ha dato l’opportunità di vedere con i loro occhi due mondi all’apparenza diversi ma che convergono in un unico punto.

Impossibile non innamorarsi di  Charles, è odioso, irritante, sexy  e bello come sole, ma anche pericoloso, perché avvicinarsi a lui vuol dire correre il rischio di bruciarsi.

Mi sono commossa in alcuni punti, quando mostra le sue paure e debolezze, quando capisce che forse con il tempo per Thea lui sarebbe stato solo una zavorra.

Che dire di Thea, una perfetta protagonista femminile, che a tutti i costi vuol farcela da sola, senza l’aiuto di nessuno con il rischio però  di non realizzare nessuno di suoi sogni.

Charles la mette davanti a una verità che da tempo lei nega, servirà questo ad avvicinarli oppure li allontanerà definitivamente?

La storia è pregna di amore, l’amore che non hai cercato ma che arriva come un’onda che travolge, l’amore che ti toglie il fiato e il sonno la notte.

Ma a volte solo l’amore non basta in un rapporto e Thea e Charles dovranno anche mettersi a nudo, spogliarsi delle insicurezze, delle paure e…

Pagina dopo pagina, i sentimenti ti accarezzano, ti prendono per mano e ti accompagnano fino all’epilogo finale per nulla scontato.

I tre doni di Paride è una di quelle storie che rapisce il cuore e fa sognare.  Un age gap ben scritto che consiglio a tutti gli amanti del genere e anche a chi, invece, lo legge per la prima volta dico, Leila è una garanzia! 
Fidatevi di me, sono certa che vi innamorerete dei suoi protagonisti e della sua penna.
«Charles Doyle è come il mare, mi fa perdere contatto con la realtà e, al contempo, me la fa percepire completamente»




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