giovedì 2 dicembre 2021

Rewiew Party The Guard and The King di D. TORRESAN & B. BEGAJ

 


Cari Readers oggi vi parlo di  " The guard and the king" il nuovo romanzo di Daria Torresan e Brunilda Begaj, autrici che hanno un posto speciale nel mio cuore.

Titolo: The Guard and The King
Autrici: Daria Torresan e Brunilda Begaj
Editore: Amazon Pubblishing
Giorno di pubblicazione: 20 novembre 2021
Genere: Contemporary Romance
Prezzo: € 2,99 Incluso in Kindle Unlimited

TRAMA: 

Ci sono principesse che sognano il Principe Azzurro, e altre che si innamorano del cattivo della storia.

Le cugine Doko sono le discendenti dirette della famiglia più potente dell’Est Europa.
Lajza ha diciotto anni, un carattere forte e un segreto inconfessabile: la folle attrazione per la sua guardia del corpo.
Manol è un uomo ermetico, misterioso, sexy. È nato per proteggere ed è fedele ai suoi padroni.
C’è un divario tra loro, li allontanano vent’anni di età e l’estrazione sociale.
Lui lo sa che Lajza è intoccabile.
Ma lei lo provoca, lo intriga.
Gli offusca la mente come nessuna donna è mai riuscita a fare.

Una passione illecita e proibita li attirerà l’uno verso l’altra fino a farli impazzire.

Bianca ha ventun anni, un animo candido e un’innocenza cristallina. Non è preparata alla tempesta che sta per abbattersi su di lei e su tutta la sua famiglia. Qualcuno nell’ombra sta pianificando una feroce vendetta che ha come obiettivo proprio le giovani eredi.

Un uomo diabolico, crudele, spietato.
Ma anche terribilmente attraente, ammaliante.
Con un ego smisurato tanto da farsi chiamare Il Re.
Le si insinua tra i pensieri. Le altera il battito del cuore.

La fa vergognare per ciò che prova. Perché lui brama la distruzione dei Doko, e lei non dovrebbe desiderarlo.La partita che sta per svolgersi sarà decisiva: i pedoni si disporranno sulla scacchiera, si batteranno ognuno per il proprio re.

Quale sarà il finale?

Copia Arc fornita dalle autrici in cambio di una recensione onesta.

The guard and the king,il romance autoconclusivo di Daria e Brunilda, nonchè spin-off di The Aristocrat, mi ha travolta in un turbinio di emozioni e sensazioni uniche, aspettavo con ansia questo romanzo, Manol la guardia del corpo di Layza Doko, tempo fa ha preso in ostaggio il mio cuore e oggi a distanza di tempo batte ancora per lui.
Ritornare dai Doko e dalle Norik è come ritornare dopo tanto tempo a casa, grazie alla fantastica penna delle autrici sono riuscita ancora una volta a rivivere insieme ai nuovi e vecchi protagonisti, i loro tormenti, la loro rabbia, il senso di vendetta, il loro amore. 

Emozioni e sensazioni che solo la scrittura di Daria e Brunilda anche a distanza di tempo sono capaci di trasmettere.
Sarò ripetitiva, forse l'avrò anche detto o scritto in qualche altra recensione ma per me loro sono le "regine" del dark e del mafia romance.

Ancora una volta ci ritroveremo alle prese con le due famiglie più potenti dell’Albania,i Doko e le Norik.
Le vere protagoniste della storia saranno Bianca e Lajza, le figlie di Rezart e Kleisa e di Roel e Keleste.
Bianca e Lajza avevamo imparato a conoscerle nella precedente novella, che le due autrici adesso hanno ampliato e reso un romanzo a tutti gli effetti.

Bianca e Lajza cresciute insieme più che cugine sembrano quasi sorelle, ma caratterialmente diverse, una romantica,  riflessiva e dal cuore buono, l'altra un vulcano in continua eruzione, sfacciata e pronta a prendersi ciò che vuole.

Entrambi vivono circondate dall'affetto delle loro famiglie, tanto da essere sorvegliate a vista per paura che possa succedere loro qualcosa di male.

Vorrebbero essere più libere di vivere la loro vita, andare a qualche festa senza essere scortate e innamorarsi.
Beh, innamorate lo sono già, Bianca del suo compagno di scuola Gash e Lajza di Manol, la sua guardia del corpo.

Mentre per Bianca tutto può essere più semplice e realizzabile, per Lajza le cose sono più complicate.
“A volte avrei voluto odiarlo, ma non potevo. Lui era il mio punto fermo, dopo la famiglia”
A dividere Manol e Lajza oltre ai venti anni di differenza, c’è il suo stato sociale, il fatto che mai Roel avrebbe permesso alla sua principessa di invischiarsi con uno come Manol.
“La verità era che a me quella ragazzina piaceva davvero e, anche se mi raccontavo la favola che era solo una tentazione passeggera che avrei potuto facilmente controllare, sapevo che mi stavo solo prendendo in giro.”
Manol da tempo si è accorto che Lajza non era più una bambina, che quella “peste” così ama chiamarla, è sbocciata davanti ai suoi occhi, e resistere ai suoi tentativi di seduzione risulta ogni giorno più difficile. 

Per la ragazza Manol non è una semplice infatuazione, si era resa conto di amarlo nel momento in cui la sua vicinanza la fa agitare e tremare le gambe, quando il solo profumo di muschio bianco e mora che la sua pelle emana le provoca le farfalle allo stomaco o quando durante gli allenamenti basta sfiorarsi e sono brividi sulla pelle.

Lajza  non avrebbe mai rinunciato a ciò che prova per Manol, lei è sicura di amarlo e  sarebbe andata contro i suoi genitori pur di vivere quell’amore.
“Voglio che ammetti che mi desideri almeno quanto ti desidero io.”
Cuore e ragione sono in continua lotta, Manol deve tutto in primis a Kendra Norik che quando era solo un bambino lo prese sotto la sua ala protettiva e in seguito ai Doko, grazie a loro è divenuto l’uomo che è oggi. 

Un uomo leale,coraggioso e sempre pronto a combattere per difendere chi ha nel cuore.
Ma per la prima volta  si rende conto che una ragazzina ribelle con lunghi capelli biondo scuro lo avrebbe mandato al manicomio.

Sa che desiderla è sbagliato. 
Sa che lui è un sottoposto e deve solo obbedire agli ordini, ma sa anche che non può combattere troppo a lungo con quel sentimento che da tempo ha preso piede.

 Cedere è un attimo, così come sprofondare nel buio, un buio che per amore Manol dovrà abbracciare.
“Mirupafshim, princesha ime.”
Inutile dirvi che mi sono messa a piangere come una fontana, mi chiedevo come e  perché le autrici fossero state così sadiche da spezzare il cuore oltre a Lajza anche a noi lettrici.

Ma sapevo che non poteva finire così,che prima o poi Manol sarebbe tornato, non poteva lasciare la sua “principessa”, o forse  si?
E poi a quale prezzo sarebbe ritornato?

Per anni ha odiato i Doko,per anni si è nutrito di rabbia e odio, per anni non ha fatto altro che spiarli, vivendo come un “fantasma” in mezzo a loro,cercando il momento giusto per agire e mandare  in rovina quella famiglia, e quale modo migliore se non colpirli negli affetti più cari,
strappando da sotto i loro occhi il bene più prezioso di casa Doko?

El Rey, questo è il suo nome, fa la prima mossa dando inizio a una partita che avrebbe portato alla distruzione totale dei Doko, ma se invece una mossa non calcolata portasse a fare scacco matto al Re?
“Ora sei solo una pedina sulla mia scacchiera.”
El Rey  nella sua vita ha conosciuto solo violenza e dolore, negli anni si è nutrito di odio e ora il suo unico  scopo è far soffrire e mandare sotto terra chi lo ha privato di ogni cosa. 

Un tempo El Rey era diverso, nonostante il sangue e la violenza  di cui era circondato il suo cuore sapeva  amare, ma quando quel cuore gli è stato strappato, non ha più provato nulla e ogni emozione ha perso calore.

Fino al giorno del rapimento, fino a che non si trova solo con Bianca.

Quando El Rey pianifica il rapimento delle ragazze per giungere alla sua vendetta, non immagina che la dolce Bianca sarebbe stata la sua spina nel fianco o meglio il suo tallone d’achille.

Ha un piano ben preciso da portare a termine eppure quando si trova faccia a faccia con Bianca, tutte le sue certezze vacillano.
Quella ragazza riesce a insinuarsi nelle crepe più profonde della sua anima rendendolo debole, e questa cosa lo manda fuori di testa.

Dall’altro lato Bianca fa emergere un lato si sè che forse non immaginava avere, mette da parte la calma e la dolcezza e tira fuori gli artigli, o meglio le armi della seduzione, è o non è anche una Norik?
“So cosa stai cercando di fare… Ma non funziona.”
Come una Doko non avrà paura ad affrontarlo guardandolo negli occhi, quegli occhi marroni con striature rosse,rosse come il fuoco che arde all’inferno, che in passato sembra aver visto,ma senza riuscire a ricordare dove. 
Troverà anche la forza di infondere coraggio a Lajza.
“Per sempre unite contro il mondo.”
Ma con il trascorrere dei giorni ciò che spiazza Bianca è il suo accorgersi di non aver paura del suo rapitore.
“Eppure io, per tutto il tempo trascorso con lui, non mi ero mai sentita davvero in pericolo. Mi spaventava, ma allo stesso tempo mi faceva sentire al sicuro.”
Tra loro sarà come un giro sulle montagne russe, con i loro dialoghi non ci si annoia mai, El Rey sa usare bene le parole e non solo, ma anche Bianca non sarà da meno.

Come Bianca anche voi cadrete nella rete di El Rey e da quella rete, aihmè non vorrete essere liberate. 
Bianca si ritroverà a fare i conti con i sensi di colpa, con quel senso di vergogna che le attanaglia il cuore. 

Ma è così sbagliato vedere del buono in chi agli occhi di tutti è solo un “folle”? 
Tutti hanno diritto a una seconda possibilità, perchè non dargliela?
“Okay, vuoi a verità? Non voglio che tu muoia. Non chiedermi perchè, non lo so nemmeno io. Dovrei odiarti, dovrei desiderare che tu sparisca dalla faccia della terra, ma non ci riesco.
Riusciranno i Doko a riportare a casa le loro figlie? 
Riuscirà l’amore ancora una volta a vincere sull’odio e la vendetta
E come mai El Rey ce l’ha a morte con loro? 
E Manol che ruolo avrà in tutto questo?

Ci sarebbe tanto da dire, ma volutamente mi fermo, il mio kindle ha evidenziato frasi su frasi, ma non posso e non voglio spoilerare nulla, sembra abbia detto molto, ma fidatevi questa è solo una goccia in un mare di inchiostro.



La storia come avete ben intuito è corale, certo le coppie Lajza/ Manol e Bianca/ El Rey sono le principali, ma Rezart e Roel insieme alle rispettive moglie avranno un ruolo non di poco conto, per non parlare della regina indiscussa “Kendra”.

Credo di averla apprezzata ancora di più, se in Aristocrats l’avevo ammirata per il suo coraggio di donna e madre, adesso in “The guard and the king” il suo ruolo di nonna mi ha fatto commuovere.

Kendra è stato molte volte l’ago della bilancia, il faro nella notte per Roel e Rezart, un porto sicuro per Manol, l'unica a credere nei sentimenti  verso Bianca per El Rey e uno scialle caldo per Lajza e Bianca.

Manol ancora una volta ha il monopolio del mio cuore, non me ne voglia Lajza  ma #ManolForever

Amo Manol e leggendo tutta la storia ho compreso il perchè della sua scelta, certo il mio cuore un paio di volte ha fatto crack, ma altrettante volte non ha fatto altro che battere per quella guardia del corpo che per amore  ha sofferto ma non si è arresa.

Lajza nonostante quello che ha passato rimane la guerriera del mio cuore, non aggiungo altro ma leggendo capirete.

Bianca è stata una piacevole scoperta, la sua determinazione e il suo coraggio mi ha ricordato tanto Kleisa.

E poi  arriva lui, El Rey, che come un bravo giocatore, in poche mosse, riesce a conquistare anche il mio cuore.
All’inizio sono sincera l’ho odiato, ma quando poi ho scoperto cosa era successo nella sua vita e da cosa era mosso ho iniziato a guardarlo con occhi diversi, con gli occhi di Bianca e anch’io ho voluto dargli un’opportunità avrò sbagliato?

Lascio a voi giudicare dopo la lettura del romanzo.

In alcuni passaggi di “The guard and the king” il groviglio di emozioni e sensazioni che le autrici  mi hanno fatto provare era talmente forte che ho dovuto fermarmi per riprendere fiato.
La scrittura risulta fluida  e coinvolgente è impossibile arrestare la lettura, si arriva all’epilogo con il fiato sospeso e… qualche lacrima di troppo

Credo che porterò nel cuore questo romanzo, perché??? 
Sono tanti i messaggi che le autrici ci lasciano: dovete leggere il romanzo per capirlo l’unica cosa che posso dirvi è che spesso l’uomo si lascia ingannare, non sempre ciò che ci sembra bene lo è!


Ragazze ancora una volta mi avete sorpreso, sapete che vi stimo come autrici e non perdo nessuna vostra uscita, questa volta vi siete superate ,ho letto la storia due volte e  mi sono emozionata ogni volta in maniera differente e credo che ogni tanto la rileggerò.

Ho pianto, mi sono arrabbiata, ho sofferto  ma allo stesso tempo ho sospirato insieme a loro.

La parte che riguarda Manol e Lajza in alcune pagina è pura sofferenza, le lacrime e il dolore sarà così lancinante da sentirlo sulla propria pelle.

L’amore che si respira tra le pagine è un amore che va oltre lo status sociale, la differenza di età, o il non essere all’altezza o meritevole di amore.

L’amore di cui ci parlano le autrici è un amore totalizzante, un amore che guarisce, che salva, che da un ritmo nuovo a un cuore che da tempo ha smesso di battere.

"Siamo due mondi lontani, bambolina. Ma tu non meriti la mia vendetta, non c'entri nulla con tutta questa merda come allora non c'entravo io."
Il mio voto non può che essere il massimo, perché la storia è unica, favolosa, indimenticabile!



Nessun commento:

Posta un commento