venerdì 1 ottobre 2021

Recensione "Briseis Schiava di un re" di Eleonora Fasolino

 


Readers la nostra Manila ha letto in anteprima il nuovo romanzo storico di Eleonora Fasolino "Schiava di un re" pubblicato il 29 settembre in self  in self pubblishing.

Titolo: Briseis Schiava di un re
Autrice: Eleonora Fasolino
Editore: Autopubblicato
Genere: Romance storico
Prezzo Ebook: 2,99€ Gratis con Kindle Unlimited
Data di uscita: 29/09/2021

Trama

Il re la voleva. Anche se non era bella, anche se non era un’esperta delle arti di Eros, anche se era solo una schiava.

La sua. Briseide non è più una principessa.

A renderla schiava è Achille, re dei Mirmidoni, splendido come tutto ciò che appartiene al divino, letale come la morte, temuto da tutti gli uomini.

Sembra non nutrire sentimenti, tranne che per la guerra e per Patroclo, valoroso principe e guerriero.

Non mostra particolare attenzione per la schiava che gli è stata donata. Del resto non ne ha mai posseduta una e dubita che la scialba troiana costituisca una tentazione.

Mentre la città di Troia si accinge a cadere e l’esercito acheo tenta la più impossibile delle conquiste, Briseide trascorre le proprie giornate nell’accampamento di Achille.

Non ha mai servito un uomo e non è esperta nelle arti dell’amore, ma con arguta condiscendenza trova ben presto il giusto compromesso per sopravvivere.

Achille non è un padrone compassionevole, eppure non c’è solo ferocia in lui. Gli sprazzi di umanità che fendono la sua spietatezza spingono Briseide a dubitare della fama oscura che lo accompagna.

Ad attirare l’interesse del re, invece, è il temperamento coraggioso che l’ingenua troiana non manca di dimostrargli.

Nonostante la storia li abbia resi nemici, forse non sono così diversi l’uno dall’altra.

Forse c’è molto in grado di unire uno spietato invasore e una principessa ridotta in schiavitù.

Sullo sfondo di una contesa destinata al canto della storia, con gli dei pronti a giocare una partita di vite, a farsi imprevedibile sarà proprio la tela del destino.

E quella dell’amore.


Copia Arc fornita dall'autrice in cambio di una recensione onesta


Non sapevo cosa aspettarmi da questa storia, che mi ha incuriosita dalla trama e dal tema perché, ripercorrere le grandi gesta di Achille, descrivere in qualche modo il suo carattere, entrare nella sua testa, appropriarsi del suo io interiore, non è sicuramente cosa da poco. 

Beh, devo ammettere che Eleonora Fasolino, mi ha conquistata. Lo ha reso un vero dio, anche se non lo è, e lo ha descritto guerriero e uomo innamorato.

La storia inizia con la principessa Briseide rapita dai Mirmidoni e donata come schiava al loro re. Condotta nella tenda di Achille, va incontro al suo destino. Non è più principessa, ha perso ogni diritto e il suo corpo appartiene ad un uomo di cui conosce solo la gloria ottenuta in guerra. 

Spietato, senza nessuna pietà… ecco come appare Achille agli occhi di Briseide.

Il primo che lei incontra è comunque il più dolce e gentile Patroclo che le promette che non le sarà recato alcun male. Lui è premuroso e la difende spesso dagli attacchi d’ira del suo compagno d’arme. 

Achille non ha mai avuto una schiava. Non sa come trattare una donna se non per il puro piacere carnale, ma con Briseide è tutto diverso. Lei sa tenergli testa nonostante ne abbia paura, è ingegnosa e molto intelligente. 

I due uomini non potrebbero essere più differenti l’uno dall’altro, eppure sono come lava che le scorre sotto pelle. Briseide imparerà ad amare entrambi, perché non si può amare Achille, senza amare anche Patroclo. 

I due sono come fratelli e non condividono solo l’adolescenza e le tante battaglie, ma anche un grande amore. Patroclo è la sola e unica debolezza di Achille e nel mezzo ci si trova proprio lei, Briseide, che i due ameranno incondizionatamente.

La storia della battaglia di Troia è ai margini, ma fa da contesto storico ed è ben trattata dall’autrice che la sottolinea in ogni azione. 
La vera trama però si svolge tutta nella tenda dei due guerrieri che vedrà consumato un grande amore. 



Questo è un romanzo che ho letto di volata, tanto mi ha coinvolta. L’ho trovato davvero bello in ogni sua sfumatura. Mi è piaciuto molto anche il rapporto di Achille con la madre, la dea Teti.

 Il finale non poteva essere che l’unico che tutti noi conosciamo, ma l’autrice ci regala uno scorcio di felicità. Non vi dirò come, dovete assolutamente leggerlo. Per gli amanti dell’epica questa è una vera chicca, fidatevi.
“Lo adorava come si adora la morte, osservandola da lontano, tra la supplica e il tormento.
Non aveva ragione di amarlo, ma lui le aveva fatto dono della più impensabile tra le ragioni: l’aveva resa schiava, e poi l’aveva fatta regina.
Sua. Parte di sé. Di loro.”
Ogni sfaccettatura di questo trio amoroso è resa semplice eppure è logorante, tormentata e magnifica. 
Ogni personaggio, anche quelli secondari, fa la differenza. 
Ognuno con il suo carattere, ognuno con il proprio spirito.
“È difficile spiegare. Achille ed io non abbiamo mai… desiderato la stessa donna”. (…)
“Così, eccoci, a volerti, e ad aspettare”
“Aspettare?” Briseide si odiò, stava cominciando a tremare.
“Che tu scelga chi vuoi. O che lo decida il Fato” disse Patroclo.
E lei, li ha scelti entrambi. 




Nessun commento:

Posta un commento