martedì 14 settembre 2021

Recensione "Solo quando dormo" di E.V Lind


 

Readers per gli amanti del thriller grazie alla Hope Edizioni la nostra Manila ha letto "Solo Quando dormo" di E.V Lind, pubblicato il 24 agosto.


Titolo: Solo quando dormo
Autore: E.V. Lind
Autoconclusivo
Genere: Thriller
Traduzione: Ilaria Scorrano
Progetto Grafico: Franlu Luna
Data Uscita: 24 agosto 2021

TRAMA

In fuga dal suo ex, un uomo brutale e senza scrupoli, Beth viene accolta da Mary-Ann Jones e da suo figlio Ryan, un veterano di guerra, danneggiato da un passato che non può dimenticare.

Beth trova così rifugio in una casa abbandonata di proprietà dei Jones, che cela però dei terribili segreti. Là dentro nulla è come sembra e, quando la giovane ritrova i diari di una donna scomparsa nel 1942, fantasmi di un tragico passato si risvegliano, con conseguenze fatali.

Ryan è il solo che potrebbe aiutarla, ma è un uomo diffidente ed è convinto che la ragazza non abbia raccontato tutta la verità su di sé.

Beth, infatti, troppo ferita dal suo passato e terrorizzata dal fatto che il suo ex la possa rintracciare, tiene tutti a distanza.

I due però potrebbero non avere scelta: perseguitati nel presente e perseguitati dal passato, dovranno imparare a fidarsi l’uno dell’altra per poter sopravvivere.

Copia Arc gentilmente inviata dalla CE in cambio di una recensione onesta.

“Lui usava il dolore, mentale, fisico, sessuale, non gli importava quale, purché avesse il controllo.”

Beth è una giovane donna sola a cui sono morti entrambi i genitori e che ha cercato affetto e amore, in quello che credeva fosse l’uomo della sua vita, mentre invece era un mostro. Sì, perché Dan è un poliziotto molto stimato da chiunque lo conosca, ma il problema è che nessuno lo conosce davvero. Solo Beth sa cosa cela dietro il suo rispettabile viso. Lì dietro, c’è il dolore. Irascibile, preda di una follia delirante del controllo sulle sue vittime, è l’uomo che uccide l’autostima delle donne e la loro libertà. 

Ma è quando scopre di essere incinta che, Beth, dopo l’ultima crudele violenza, decide di scappare e lasciare la città. Per salvare se stessa e il suo bambino.

Dan, quando non la trova dà fuoco alla casa di Beth, facendo ricadere la colpa su di lei grazie al suo lavoro in polizia.

Comincia da qui una storia bellissima da tachicardia continua. 

“Beth estrasse il biglietto accartocciato dalla tasca (…)

Sperò con tutto il cuore che i centosessanta chilometri che si era potuta permettere con quel biglietto sarebbero stati una distanza sufficiente per tenerla al sicuro da Dan Henderson.”

Lei è sola, con un figlio in grembo, spaventata, ferita dentro e fuori. Non si fida di nessuno, non parla con nessuno, ma allo stremo delle sue forze, lontano dalla sua città incontrerà una donna e suo figlio che l’aiuteranno in ogni modo possibile.

Mary-Ann ama aiutare la gente, le persone in difficoltà, è una donna dal cuore d’oro, ma decisa come nessun’altra. 

Ryan, reduce di guerra, sa cosa significhi lottare per la propria esistenza e, nonostante sembri scontroso con Beth, la capisce più di chiunque altro.

“Aveva già visto troppe volte quello sguardo durante le sue missioni. Gente che un tempo amava la vita e si ritrovava a viverla nel terrore.”

Madre e figlio daranno un tetto a Beth, un lavoro e quel minimo di sicurezza che ogni persona dovrebbe avere nella propria vita: la libertà di scelta, di poter urlare senza pensare che dopo arrivino le botte e il dolore, il potersi confrontare su ogni cosa senza doversi mai sottomettere alle decisioni altrui.

Non è una convivenza facile, perché Beth ha paura di fidarsi di nuovo, proprio come Ryan che per essersi fidato di una donna ha perso tutti i suoi uomini. Tra silenzi e battibecchi i due, però, si capiscono, si conoscono e piano piano si confidano i propri orrori vissuti sulla pelle.


Di sicuro è una storia molto attuale, viste le tante violenze sulle donne da parti di compagni e mariti che si sentono ogni santo giorno.

Non è mai facile dire basta quando non si ha la libertà e neanche la forza fisica per farlo.

Tutta la storia è intrecciata poi, in modo sapiente, con un’altra trascritta su dei vecchi diari che Beth si ritroverà a leggere e vivere sulla pelle. Perché questo romanzo non è solo una sorta di rinascita per ogni donna, ma anche la speranza che dopo la morte ci sia ancora qualcosa o qualcuno a tenerci al sicuro, a vegliare su di noi.

Il nonno di Ryan viveva poco lontano da lui e la sua, di storia, è altrettanto coinvolgente e particolare. Ogni vita porta con sé un amore indimenticabile.

Ryan si ritroverà coinvolto senza neanche accorgersene, perché il suo istinto di protezione è più grande della paura di fidarsi di nuovo.

“Non aveva voluto aiutarla, ma ora lo vedeva come un dovere nei suoi confronti. 

Dovere.

Cazzo. Quello significava che in pratica era già fottuto, vero?”

Beth, dal canto suo, piano piano comincia a fidarsi di lui, sa e capisce che non tutti gli uomini sono come Dan.

E… Dan? Potrebbe un uomo come lui, autoritario, che si sente invincibile, predatore e carnefice delle sue vittime, arrendersi e lasciarla andare? 

Sarà capace Ryan di difenderla quando lui la troverà?

Perché potete scommetterci che Dan troverà Beth e…

Non è facile spiegare una storia così ricca di emozioni, sorprese, eventi, ma vi posso assicurare che è un thriller mozzafiato condito di un pizzico di paranormale che ci sta d’incanto.

Ho adorato la fragilità di Beth, le paure di Ryan, la dolcezza della madre Mary-Ann e ahimè, ho apprezzato la crudezza con cui è descritto quel mostro di Dan. Bello e avvincente, cinque stelle piene. 





Nessun commento:

Posta un commento