sabato 28 agosto 2021

Recensione "Era il mio paese" di Cristiano Parafioriti

 


Readers oggi vi parlo di "Era il mio paese" di Cristiano Parafioriti, una meravigliosa lettura che profuma di ricordi, di sapori mai dimenticati, di amore per la propria Terra.

Una lettura che consiglio e che io porterò sempre nel cuore.


Titolo: Era il mio paese
Autore: Cristiano Parafioriti
Data di pubblicazione: 1° marzo 2014

Trama

Galati Mamertino, un piccolo centro montano immerso nel Parco dei Nebrodi che trasuda storia da tutti i suoi muri. Ed è proprio una piccola parte di questa storia che Era il mio paese ci fa rivivere. Attraverso venti racconti ricchi di personaggi vividi, profumi inebrianti e sapori antichi, l’autore traccia un affresco della sua gioventù, dosando sapientemente finzione e realtà.

Leggendo queste pagine, traspira la voce debole del Sud, una voce soffocata dal torpore della rassegnazione, della malinconia, ma anche dall’amore per un tempo passato, per una terra povera e sanguigna, sfinita e ferita dalle piaghe della povertà, dell’ingiustizia e dell’emigrazione, ma sempre viva nel ricordo di chi l’ha lasciata. E questo ricordo si fissa nella mente e si deposita nel Cuore quasi a formare un residuo emotivo che trabocca e straripa sotto forma di parole, di pensieri, di immagini di un tempo, di un giorno o di un attimo che è stato vissuto e che ancora riesce a regalare emozioni.

 Cristiano Parafioriti è un autore nato in Sicilia, che vive e lavora da tempo in provincia di Varese. Laureato in Scienze Storiche con il massimo dei voti, dedica il suo tempo libero alla narrativa, alla poesia e al volontariato tra i giovani.

Che Cristiano fosse un bravo autore non avevo dubbi, ho avuto l'opportunità di leggere alcuni suoi estratti, di leggere bellissime recensioni e mi ero fatta già un'idea, ma quello a cui non ero preparata è di trovare tra le pagine di questi racconti, ricordi della mia infanzia. Immagini che evocano profumi del luogo, voci e suoni capaci di regalarti emozioni e farti scendere anche una lacrima.

In Era il mio paese c'è il cuore dell'autore, quello stesso cuore che, nonostante i chilometri di distanza, batte ancora per la sua amata Terra.

Si dice che quando si va in Sicilia si piange due volte, quando arrivi e quando vai via. È anche vero, però, che quando un siciliano lascia la sua Terra per migrare a causa del lavoro, lì lascia anche il suo cuore, ed è vero! 

Perché anch'io vent'anni fa ho lasciato il "mio paese" per andare al Nord e, in quei luoghi… tra la mia gente, nei vicoli, nelle campagne in cui trascorrevo le mie estati ho lasciato un pezzetto di cuore, che ritrovo ogni qualvolta torno.

Era il mio paese è una raccolta di racconti, di episodi vissuti durante l'infanzia, dallo stesso autore.
Galati Mamertino è il piccolo centro montano immerso nel Parco dei Nebrodi, in Sicilia, che fa da scenario.

Attraverso la penna di Cristiano, ogni casa, ogni strada, ogni personaggio prende forma nella nostra mente e all'improvviso ci troviamo catapultati in quelle vie a rivivere ogni cosa.

"L'odore della sera sammasilara , poi, era unico. Intriso di mietitura, mosto e vendemmia, di pane caldo fatto in casa, di fichi d'india, di frumento e fieno, di calare, di pignolata, di finocchio, di ginestra"

Tanti sono i personaggi che, pagina dopo pagina, avremo il piacere di conoscere. Ognuno con un bagaglio diverso, ognuno con una storia che sarà per noi una lezione di vita che si imprimerà nel cuore, e di cui certo faremo tesoro.

Affezionarsi a loro è inevitabile! 

Vorresti anche tu chiedere a Cristiano di far parte di quella cerchia, di avere avuto nella tua infanzia amici di avventura come loro.
La bontà di cuore, la sincerità, l'umiltà e soprattutto la dignità sono gli elementi che contraddistinguono ognuno di loro.

"La dignità, riprese, è quella forza che ti fa rimanere in piedi anche quando, c'è tanto vento che ti spira contro e non hai bisogno di tanti denari per averla né tantomeno di qualche uovo in più."

Non c'è un racconto migliore dell'altro, tutti in egual modo narrano qualcosa che difficilmente dimenticherò. Ognuno ha un posto speciale nel mio cuore, e grazie ad essi ho fatto un viaggio a ritroso nella mia vita. Ho ricordato fatti che credevo di aver dimenticato e invece… erano lì sepolti in fondo al cuore pronti a riaffiorare a galla.

Le radici non si rinnegano, si può aver lasciato la "casa" che ci ha visti crescere, ma ciò che hai vissuto lì lo porterai sempre con te.



Era il mio paese è un po' la voce debole del Sud, ricordi di un tempo passato che hanno il sapore di casa, di famiglia, di unità.
Cose semplici che scaldano il cuore di cui non bisogna per forza essere ricchi per possederli o troppo poveri per non poterli donare.
Valori che si sono persi nel corso degli anni, e che oggi purtroppo fatichiamo a ritrovare.

La vera ricchezza di allora era la semplicità, il saper essere felici anche con poco, il riconoscere la fatica del lavoro, il saper custodire gli insegnamenti degli "anziani"

Bisogna fare memoria grata. Spesso dimentichiamo i sacrifici passati dei nostri genitori, nulla ci è dovuto ma ogni cosa va conquistata.

Cristiano riesce con la sua penna, armoniosa, fluida e ricca di particolari a farsi largo nel cuore di ogni lettore.
L'intensità delle emozioni che si vivono tra le pagine ci faranno commuovere, sorridere e battere il cuore.

Il mio viaggio non si ferma qui perché "Sicilitudine" presto mi aspetta. Ringrazio Gabriella per questo splendido regalo e per avermi dato la possibilità di conoscere la splendida persona che è Cristiano e di aver trovato un posto in cui potermi rifugiare e respirare aria di casa, visto che ora anche Galati Mamertino è divenuto "il mio paese".

"E da tutto ciò ecco quello che abbiamo imparato: il tempo passa e le cose cambiano, si lasciano tempi belli e se ne trovano altri, si lasciano stagioni, si lasciano città e paesi, si lasciano impegni e pensieri, si lasciano gioie e si superano dolori, si lasciano indietro ricordi, amori e forse anche amici, ma due compagni di carte non si lasciano mai."




Nessun commento:

Posta un commento