Credete nel destino e negli incontri casuali che hanno il potere di cambiare le sorti del futuro?
I protagonisti di Never give up, Kendall e Margot non si conoscono, hanno solo una cosa in comune:la pallavolo eppure su quello stesso aereo che li sta portando a Winnipeg basta uno sguardo e un filo invisibile ha già legato le loro vite.
“E’ difficile stare seduto a guardare quando sai che potresti fare la differenza. E’ frustrante rimanere in disparte a vedere la squadra che rischia di buttare alle ortiche i sacrifici di una stagione intera”
Kendall ha sempre fatto della pallavolo il centro della sua vita, non ha mai immaginato di poter vivere senza. E’ all’apice del successo quando commette un errore ,un errore che vale la sua carriera sportiva.
E’ passato qualche anno e adesso non indossa più le ginocchiere e la maglia numero quattro, la pallavolo continua a far parte della sua vita ma guarda tutto dalla panchina a bordo campo, in giacca e cravatta, perché adesso è un preparatore tecnico.
Quegli abiti però non fanno per lui, spesso sono come un cappio al collo, gli ricordano l’errore commesso quello che poteva avere e che non ha.
Ha smesso di credere in se stesso, nelle sue potenzialità anche se a volte vorrebbe fiondarsi in posto sei e dimostrare a tutti che è ancora il campione di un tempo, ma dura solo il tempo di un respiro. Il tempo per ricordarsi che restare in disparte è la giusta punizione per essersi fidato della persona sbagliata.
“E’ una formica a riportarmi con i piedi per terra. Si muove rapida sulla fuga scura del pavimento.. Mi sento un po' come lei: piccola, sola, costantemente occupata a inseguire un obiettivo. La differenza è che nella vita e la perseguirà fino alla fine, indipendentemente da come il mondo attorno a lei deciderà di girare.”
Margot si impegna ogni giorno per ottenere ottimi risultati e mostrare al mondo quanto vale, ci sono giorni in cui crede di aver deluso le persone che ama, e il rapporto inclinato con la madre accentua il suo malessere, quello di non sentirsi all’altezza.
Ma Margot ha anche un altro sogno , quello di incontrare il capitano della nazionale di pallavolo, Nick Carter , di cui è innamorata in segreto.
In occasione di alcuni provini a Winnipeg Margot spera di potere incontrare il suo sogno proibito, infatti la nazionale si trova lì per il torneo NORCECA.
Ma quello che non immagina è che la sua vita sarà stravolta da due occhi scuri capaci di leggergli dentro.
“Ha un bellissimo sorriso. Posso quasi vederlo. E’ moro, ha degli occhi scuri molto particolari, con un taglio appena un po' obliquo che gli addolcisce i lineamenti… come se fosse sempre di buon umore. Ha un tatuaggio sulla spalla sinistra, che si arrampica lungo il collo e presumo sce4nda verso il petto…”
Dopo quello sguardo sull’aereo, nessuno dei due immagina che il destino continuerà a far incociare le loro strade.
Soprattutto non immaginano che tra un allenamento, provini andati male e passeggiate in bici possono trasformare quell’amicizia in qualcosa di più profondo.
Grazie a Kendall finalmente avrà l’occasione di conoscere Carter, ma se le aspettative create su di lui rivelassero un fallimento?
Spesso la realtà è ben diversa dai sogni e Margot farà i conti proprio con questa realtà.
“Voglio lei, il suo sorriso, la sua leggerezza, la sua sferzante personalità.”
“Kendall è così. Dona ciò che ha senza pretendere niente in cambio. Avrei soltanto voluto capire prima ciò che il mio cuore aveva compreso ormai da giorni.”
Entrambi comprendono che in gioco ci sono sentimenti mai provati prima, ma non è facile lasciarsi andare e aprire totalmente il cuore.
I fantasmi del passato tormentano Kendall, la paura che Margot lo guardi con altri occhi è tanta. Tuttavia, si rendono conto che qualcosa li lega, oltre all’amore per la pallavolo, un filo invisibile che ha intrecciato i loro cuori.
Ma un piccolo segreto della ragazza incrina il rapporto tra i due, l’amore che è più forte delle avversità trova sempre la strada di casa.
Ma quando si ama si vuole il bene dell’altro, vuoi che sulle sua labbra ci sia sempre il sorriso, anche a costa di rinunciare alla propria felicità, sarà la cosa giusta da fare?
Mya McKenzie, torna con uno sport romance, avvincente e ricco di passione, avevo già letto in passato qualcosa nato dalla sua penna, ma questa storia che sa di passione, rinunce, sacrificio, amore, amicizia e affetti familiari, ha fatto breccia nel mio cuore.
Ho adorato i protagonisti, così diversi ma tanto simili.
L’animo tormentato di Kendall, la sua sofferenza, il suo credere di non meritare una nuova possibilità si respira tra le pagine.
“La piccola strega” così l’apostrofa Kendall, è una ragazza tenace, dolce e dal cuore buono.
Sceglierà di ascoltare il suo cuore e su quale strada la porterà?
Molti sono i personaggi secondari che hanno destato il mio interesse, uno tra questi Dough, un ragazzo che si è dimostrato un amico, chissà se l’autrice ci regalerà una storia su di lui, magari una novella.
Ho sofferto, mi sono infuriata, ho avuto gli occhi a cuoricino, ho fatto le ore piccole ma ho divorato il romanzo.
C’è cura nei dettagli, si nota come l’autrice si è ben documentata prima di scrivere la storia.
Avrei ancora molto da dirvi, perché fidatevi ciò che vi ho raccontato è solo una minima parte, l’autrice saprà sorprendervi.
Quindi buttatevi a capofitto sulle pagine e godetevi una partita sofferta fino alla fine.
Nessun commento:
Posta un commento