giovedì 11 febbraio 2021

Recensione "Le tentazioni di una debuttante" di Sophie Jordan


Readers vi parlo della mia ultima lettura firmata Harmony per la collana  I grandi romanzi storici "Le tentazioni di una debuttante" di Sophie Jordan.
 

I Romanzi Storici - n. 238
Disp. in edicola: 15 Gennaio 2021
Disp. sullo shop: 18 Gennaio 2021
PREZZO € 4,90

Inghilterra, 1851
Costretta a trasferirsi nella dimora del fratellastro Declan, Duca di Banbury, del quale è da sempre segretamente innamorata, Rosalie Hughes scopre ben presto che costui la considera solo una scocciatura, della quale intende liberarsi assegnandole una dote favolosa, che tutto a un tratto la rende la debuttante più ricercata della Stagione. Lei, però, non ha intenzione di accettare passivamente il matrimonio e vuole sposarsi per amore. Così decide di prendere in mano le redini della propria vita e si introduce, mascherata, in uno dei più discutibili club della capitale per avere un assaggio della passione che spera di trovare nel futuro marito. E il piano funziona alla perfezione, a parte un piccolo particolare...


Siamo nella Londra del 1851 quando Rosalie Hughes è costretta a lasciare l'Harwich School  e a trasferirsi a casa del fratellastro  Declan, Duca di Banbury. 

Non era sicura che il Duca di Banbury l’avrebbe accolta ma la direttrice dell’istituto era convinta che si trattasse della giusta soluzione, lui era l’unico parente  a cui poteva rivolgersi visto che la madre da quasi due anni era sparita senza dare più sue notizie o provvedere alla sua retta.
Non poteva continuare a vivere della carità altrui.

Come avrebbe reagito Declan alla sua vista?

Declan. Ottavo Duca di Banbury, amava godere dei piaceri della vita insieme al cugino William, Conte di Merlton, e Maximus, Visconte di Camden.

Di certo non aveva intenzione di prendere moglie, non avrebbe mai rinunciato alla sua libertà. Ritrovarsi davanti Rosalie è stato come fare un tuffo nel passato, un passato che non vuole ricordare.
“Scosse con lentezza il capo e intanto osservò la figura snella. Il corpo non si distingueva bene sotto il mantello informe, ma non sembrava molto in carne. Ci conosciamo?
Sono io . Come riprendendosi sostenne il suo sguardo con disarmante franchezza e aggiunse: Rosalie Hughes.”
Alla sua vista i ricordi iniziarono a riemergere, non vedeva la ragazza dalla sera in cui il padre lo aveva cacciato di casa.
”Che cosa  fate a casa mia?”
Rosalie quasi intimorita faticò a raccontare il perché non poteva più stare in collegio e di come non riusciva a rintracciare la madre, pensava che il Duca con i suoi agganci potesse aiutarla, ma non voleva altro da lui.

Declan la considera una scocciatura, non era affatto felice di avere tra i piedi,  ma di certo non poteva abbandonarla in mezzo a una strada.
“Una giovane donna sola, senza altri parenti…Era inammissibile persino per lui.”
Così con l’aiuto della zia e della cugina Aurelia,che per un po' di tempo si trasferisco in casa sua decidono che la ragazza deve debuttare in società e durante la stagione sperare di trovare un marito.
“A quanto pare, vi dobbiamo trovare un buon partito nel corso della Stagione. Non sarà difficile, direi. Soprattutto con la dote che mio nipote vi ha assegnato.”
Ma Rosalie, da sempre segretamente innamorata di Declan, non ha intende accettare passivamente un matrimonio, lei vuole sposarsi per amore.
Ci riuscirà?

Declan non è immune al fascino della ragazza, e quando inizia ad accompagnarla alle feste si accorge di essere geloso di chi parla con lei o la invita a ballare.

I giorni passano, così come le continue feste, Rosalie capisce di non essere interessata a nessun pretendente, talaltro vista la cospicua dote, si presentavano viscidi uomini maturi.

 Con Declan sembrava fare passi indietro, era convinta che lui la odiasse e non vedeva l’ora di buttarla fuori di casa sarà vero?

Declan non è immune al fascino della ragazza, e quando inizia ad accompagnarla alle feste si accorge di essere geloso di chi parla con lei o la invita a ballare.

Ma lui non può avere dei pensieri sulla sua sorellastra, sarebbero inopportuni ma si sa al cuore non si comanda, ma più cerca di scacciarla dalla sua mente più il desiderio di lei aumentava.

Riuscirà a non cedere alla passione?

Intanto Rosalie convinta  dall’amica Aurelie si recano mascherati, in uno dei più discutibili club della capitale solo per provare almeno una volta il brivido del primo bacio.
Se doveva sposarsi per costrizione almeno il primo bacio voleva decidere lei a chi darlo, ma il club le riserva una sorpresa.
“Rosalie aveva desiderato l’amore. Aveva affermato di cercare soltanto  l’avventura.. un assaggio di vita vera, il primo bacio.E l’aveva trovato…”
Ma con chi la nostra Rosalie sente le cosiddette farfalle nello stomaco?
Spetta a voi scoprirlo, naturalmente.



Ho letto la storia tutta d’un fiato senza riuscire a staccarmi dalle penna, la penna di Sophie Jordan ancora una volta ha intrappolato il mio cuore in un vortice di emozioni che fanno vibrare l’anima.

Ho amato entrambi i personaggi.

Sono subito entrata in empatia con Rosalie,una ragazza vera, semplice senza tanti grilli per la testa, sfortunata con la famiglia a sempre cercato di non abbattersi, e quando la vita la mette davanti ad alcune situazione, riesce con dignità ad alzare lo sguardo e non farsi mettere i piedi in faccia.

Declan è il classico rubacuori, in lui ho visto subito del buono nonostante in alcune pagine l’avrei preso a sberle per alcuni suoi atteggiamenti, ha dimostrato di avere un cuore. Le ferite che porta nell’anima hanno bisogno un balsamo per guarire, un balsamo che porta il nome di Rosalie.

 Tra le pagine non manca, la giusta dose di passione che rende la storia ancora più interessante.

Lungo la lettura anche i personaggi come Will, Max e Aurelie si fanno a loro modo conoscere e amare, chissà se l’autrice non pensi di scrivere una storia anche su di loro?

Se amate gli historical romance il mio consiglio è di gettarvi a capofitto tra queste pagine e farvi trascinare dalla marea di emozioni che questa storia saprà regalarvi.
“Lui le prese il mento tra le dita, sfiorandole le labbra con il pollice. Come se le avesse letto nella mente, mormorò: Sei necessaria per me. Non pensavo di poter mai provare un’emozione simile per qualcuno. “



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