venerdì 26 febbraio 2021

Blog Tour April May Trappole Mortali tappa intervista




 Readers oggi il blog partecipa al Blog Tour "April May Trappole Mortali" la nostra tappa: intervista autrici.

Intervista a Cristina e Gabriella

1° Intanto vi ringrazio per avermi concesso questa intervista; la prima cosa che vi chiedo è chi sono Gabriella e Cristina quando non scrivono?

Gab: Gabriella è solitaria, amante della natura e della sua famiglia, sia bipede che quadrupede.

Cri: Cristina ha finalmente realizzato il suo sogno di vivere vicino al mare. Si dedica a sé stessa e ai suoi cari. Legge molto, scrive e cucina con passione.

2° Come nasce la vostra passione per la scrittura?

Gab: L’ho sempre avuta, scrivevo storie ancora prima di saper scrivere, grazie al mio “segretario personale” che le scriveva sotto dettatura.

Cri: L'idea di scrivere c'è sempre stata, ma non ne ho mai trovato il coraggio. Poi ho lasciato Firenze dove abitavo da tanti anni e il desiderio di racchiudere in un romanzo persone e luoghi a me cari, mi ha fatto cominciare.

3° Esiste quel famoso blocco dello scrittore? Avete mai dovuto farci i conti?

Gab: Io veramente i conti li devo fare con l’eccesso di storie che mi affollano la mente.

Cri: È proprio per superare quel blocco che ho proposto a Gabriella di metterci a scrivere a quattro mani. Il suo genio prolifico mi sta aiutando.

4° Cosa vi ha spinto a decidere di scrivere questo libro insieme?

Gab: Tutta colpa di Cristina!😁

Cri: Sì, è colpa mia. Come ho detto prima, volevo trovare qualcuno che mi motivasse a riprendere fiducia nelle mie capacità narrative. Le storie nascevano nella mia testa, ma poi appassivano. Con Gabriella c'è stata sempre una grande affinità di pensieri, così le ho proposto di provare ad articolare assieme non solo una storia, ma una vera e propria serie e... eccoci qua!

5° Chi sono i protagonisti? Cosa rappresentano per voi?

Gab: Io sono un dio e loro sono i miei schiavi! Beh, insomma… nella realtà sono loro che mi schiavizzano.

Cri: Per me sono degli sconosciuti che mi si rivelano un po' alla volta attraverso le azioni e i pensieri che gli lascio fare. 

6° Qual è stata la parte più difficile nella stesura del vostro romanzo?

Gab: La verità? Non c’è stata. Cristina e io siamo così in sintonia e così complementari l’una all’altra, che davvero tutto scorre come fossimo una sola.

Cri: Sono d'accordo con Gabriella. Nemmeno la distanza e una serie di gravi problemi capitati nel bel mezzo del lockdown hanno interrotto il metodo fluido con cui abbiamo condotto il nostro lavoro. Uno splendido risultato, tenendo conto del fatto che abitiamo a molti chilometri di distanza e facciamo tutto per telefono, ognuna davanti al proprio pc.

7° CE o Self, quali sono le vostre opinioni in merito?

Gab: Come lettrice, si equivalgono. In entrambi casi si trovano storie bellissime e riprovevole spazzatura. Come scrittrice, la CE è molto più comoda, ma ingabbia.

Cri: Il Self è un'ottima occasione per dare un pubblico a libri che, per disparati motivi, non hanno la possibilità di essere pubblicati da una CE. Naturalmente avere alle spalle un solido editore resta il desiderio di ogni scrittore e chi lo nega, mente. Il vantaggio non sta tanto nei guadagni, ma nel modo in cui vieni accettato dal lettore. C'è ancora l'idea che una CE sia garanzia di qualità (cosa non sempre vera) e si acquista più volentieri un libro distribuito da un editore affermato. Diverso il discorso per le piccole case editrici. Quelle serie sono poche e vanno valutate con molta attenzione. 

8° Quali emozioni provate durante la scrittura?

Gab: Relax e abbandono. Sono proprio dentro la storia, e la vivo.

Cri: Fatica e anche un po' di disappunto, perché il risultato non è quasi mai come lo vorrei. Però confesso che quando la storia prende forma sono contenta.

9° Vi siete mai trovate nella “competizione con qualcuno che sembra arrivare prima di voi?

Gab: No, mai. Forse non aspiro a mete eccelse, ma quello che ho mi soddisfa. In fondo, chi mai può volere fama, successo e soprattutto soldi?😉

Cri: No. Più che altro mi è capitato di desiderare di essere al posto di persone con capacità simili alle mie, che con indiscutibile merito hanno raggiunto obiettivi più alti.

10° Si dice che uno scrittore debba essere in primis un appassionato lettore: quanto è importante per voi la lettura?

Gab: Chi legge vive mille vite, direi quindi che è fondamentale.

Cri: Molto. È un arricchimento per l'anima, oltre a rappresentare il metodo più efficace per migliorare la scrittura.

11° Infine vorrei chiedervi: c’è qualcosa che consigliereste a chi, come voi, si accinge a scrivere un libro?

Gab: L’ABC dello scrittore. Leggere, leggere, e ancora leggere.

Cri: Ricordarsi che non si scrive per sé stessi, ma per chi ti leggerà. Il lettore va rispettato, quindi è necessario metodo nella costruzione della storia e cura nello stile.

Grazie mille ragazze di essere state con noi.


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