mercoledì 30 settembre 2020

Review Party "Forbidden" di Daria Torresan & Brunilda Begaj


 

Titolo: Forbidden

Autore: Daria Torressan/Brunilda Begaj

Editore: self publishing 

Genere: forbidden romance 

Data di pubblicazione: 19 settembre 2020

Autoconclusivo 

Formato: Ebook €2,99




Firdaws ha dimenticato di quali colori è fatto il tramonto. Aveva solo sei anni quando il Lupo cattivo l’ha presa e l’ha chiusa in un lugubre scantinato. A dieci anni di distanza, non c’è più traccia della spensierata bambina di un tempo. Troppo dolore e paura, ha provato sulla sua pelle. I traumi e il tempo hanno cancellato il suo passato, le hanno fatto dimenticare la sua famiglia. Tuttavia, avverte un legame che non riesce a spiegarsi con quel fratello dagli occhi grigi e dal cipiglio arrogante.

Shaytan è stato battezzato con il nome del Diavolo. Strafottente, maligno, rabbioso. Di una bellezza rude e oscura, non c’è nulla di accomodante in lui. E forse è proprio tutto quest’odio represso ad attirare Firdaws. Esattamente come un angelo viene sedotto dal peccato e da ciò che gli è proibito avere. Impossibile domare ciò che li spinge uno verso l’altra. È qualcosa che ha radici lontane e che la morale non può accettare.

Ma chi stabilisce se un amore ha il diritto di esistere o no?
E come si può affidare alla ragione il compito di annientare un sentimento?

"Perché non si può scegliere di chi innamorarsi, ma si può decidere come vivere quell’amore".
Cari readers eccomi qui a parlarvi del nuovo romance del duo Daria Torresan & Brunilda  Begaj "Forbidden"

Non ho mai perso una pubblicazione di queste due autrici , conosco ogni loro romanzo e ne ho apprezzato ogni pagina, hanno sempre saputo stupirmi e regalarmi emozioni nuove.
Ma stavolta è diverso, in senso buono s’intende! Stavolta hanno saputo osare o meglio, sono state "coraggiose" e Forbidden: vietato, proibito, diventa possibile perché…
"Perché non si può scegliere di chi innamorarsi, ma si può decidere come vivere quell’amore".

Mettere nero su bianco ciò che la lettura mi ha lasciato non è facile, alcune scene fanno ancora a botte con il mio cuore, alcuni passaggi hanno lacerato la mia anima e mi sono chiesta, perché? 
Ad un certo punto il cuore perderà un battito o addirittura smetterà di battere, l’aria all’improvviso sembrerà mancare e le lacrime offuscheranno la vostra vista.

Sarei un‘ipocrita se, da cattolica praticante quale sono, per leggere questo libro io non abbia spalancato la mia mente, aperto gli occhi del cuore, e sia andata oltre, perché non sono solita leggere questo genere.

Ma la domanda è un’altra. Chi sono io per giudicare se un amore è giusto o sbagliato? 
Di impedire al cuore di amare? Di innamorarsi?

Questo è un amore proibito. Un amore senza speranza. Un amore che però vale la pena viverlo fino alla fine.
Non ci credete? Leggete e capirete, ma preparate i fazzoletti ne avrete bisogno…

Ogni principessa che si rispetti abita in un castello, e la dolcissima Aisha di soli sei anni vive in un grattacielo a Dubai. Ma la sua favola svanisce nel momento in cui il Lupo Cattivo la rapisce.
Per dieci lunghi anni, Ashia, viene tenuta segregata in uno scantinato al buio, mal nutrita e abusata finché, un giorno, ha la possibilità di scappare.
Prima di riuscire in questa impresa, Ashia riesce però a ferire il suo rapitore, causando la sua morte.

Quando la ragazza si risveglia è in ospedale, e scopre tutto quello che è successo al Lupo Cattivo. 
"Sono contenta che tu sia morto. Sono contenta di essere stata io. Anche se ora non mi resta più nulla. Anche se ora non ho più nessuno".

 

Scopre anche di non essere sola perché, al mondo, c’è una famiglia ad attenderla. Aisha scoprirà che il suo vero nome è Firdwas, “angelo”. 

Firdwas è la figlia di un ricco e facoltoso medico di Dubai, che è anche  il proprietario della clinica in cui è ricoverata, e i suoi fratelli sono dei medici.

Firdwas non ricorda nulla del suo passato a parte qualche flashback o l’odore di pioggia e mirra, ma non è l’odore a lei familiare del Lupo Cattivo, perché il suo odore l’avrebbe riconosciuto ovunque. No, è un odore che sa di buono, di braccia in cui rifugiarsi e, lei, quelle braccia le conosce bene, perché da piccola era solita stringersi a lui…è  Shaytan Praga: suo fratello.

Shaytan ha il nome del diavolo, coincidenza? No! É stato proprio suo padre a sceglierlo, perché lo reputa la causa della morte di sua moglie, prima, e della sparizione di Firdwas, dopo.

Odiato dall’uomo che dovrebbe amarlo più di ogni altra cosa al mondo, Shaytan, indossa ogni giorno una maschera di indifferenza, arroganza e malvagità, ma tutto per colpire l’uomo che lo detesta.

Ma chi è veramente Shaytan?

Un angelo che ha smarrito la via. Un principe azzurro, come lo chiamava da bambina Firdwas , e che ha smesso di vivere.  Un angelo che è caduto all’inferno diventando il Diavolo, quando il suo Angelo è stato rapito.

Cosa succederà adesso che il suo Angelo è tornato?

"Mi sei mancata terribilmente"

 


Mi fermo qui. Non posso e non voglio andare avanti, perché questa storia va letta per essere compresa nella sua totale bellezza. Per chi ama il genere, Daria e Brunilda, hanno saputo creare una storia perfettamente in linea, dosando tutti gli elementi necessari senza nessuna sbavatura. 

Amo lo stile di queste due autrici, lo so sarò ripetitiva, ma hanno la capacità di tenerti incollata alle pagine della storia finché non si arriva all’epilogo finale.
I capitoli, con alcuni flashback del passato, ci aiutano a capire meglio e ad entrare in totale sintonia con i protagonisti.

Le emozioni sono forti e contrastanti, la paura e il dolore serpeggiano, pagina dopo pagina, e si insinuano sottopelle. Ti penetrano nella mente tanto che alla fine, anche tu, ti ritrovi tra le braccia del Diavolo.
“Ed eccola lì, la pioggia. Tempestosa, violenta. Lascia senza respiro”
Ho sofferto insieme a Firdwas e Shaytan. Ho pianto, nessuno merita così tanto dolore, eppure la vita non sempre va come vorremmo anche se…
Conosci la leggenda della farfalla blu?
…“Saggio, mi sai dire se è viva o morta la farfalla che ho tra le mani?”. E il saggio rispose semplicemente: “Dipende da te. Essa è nelle tue mani.” Lui solleva un sopracciglio. Tutto qui?  ribatte deluso. Non essere superficiale. Devi leggere il messaggio di fondo in questa storia. Il nostro presente e il nostro futuro sono nelle nostre mani. Siamo noi gli unici responsabili di ogni nostra perdita e di ogni nostra conquista.… La farfalla blu rappresenta la nostra vita, sta a noi decidere cosa farne di essa.

 Con il cuore ancora in subbuglio, ringrazio Daria e Brunilda per la fiducia, per aver scritto questa storia, magari non sarà capita da tutti, ma fidatevi siete arrivate dritte al cuore.

Arrivata alla fine avevo solo una consapevolezza, il finale che avete scritto era l’unico possibile.

 “…è il cuore che decide a chi appartenere, che riconosce il suo gemello. E il mio cuore è tuo."



 

 

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