lunedì 6 luglio 2020

Intervista a Barbara Morini



Buon pomeriggio readers!
Il blog ha intervistato per voi Barbara Morini autrice di  "Lasciami  Perdere " uscito il 27 Maggio  con la Words Edizioni.
Ringrazio l'autrice e la Casa Editrice per la disponibilità e prima di andare a leggere cosa l'autrice ci racconta di se, vi lascio qualche info sul suo romanzo.






TITOLO: Lasciami Perdere
AUTORE: Barbara Morini
EDITORE: Words Edizioni
GENERE: Romance contemporaneo
FORMATO: Ebook € 2,99  Cartaceo € 13,90


TRAMA

Tu non sei per tutti.
Tu sei per me.

Francesca è una fata molto speciale, Steno un principe per niente azzurro. Lei, dopo aver subìto violenza dieci anni prima, si è confinata in un mondo di incertezze e paure: non ha relazioni sociali e non si lascia toccare. Lui, rinomato ginecologo, scontroso e troppo diretto nelle sue esternazioni, ha appena scoperto il tradimento della moglie e deciso di abbandonare casa e routine a favore di una vita indipendente e solitaria. Con in mano una lista di obiettivi da raggiungere per ritrovare la propria identità, Francesca approda nello studio medico di Steno in cerca di lavoro e lui la assume come segretaria. Le loro vite, tuttavia, sono destinate a incrociarsi in modi differenti e più profondi, grazie anche all’aiuto di una Contessa eccentrica, inaspettata fata madrina. Attorno a loro una vicina che fa magie con ago e filo, due domestiche particolari e una strega in camice bianco. Tra polvere di stelle, desideri inespressi e candeline di compleanno, vivremo la magia di una storia dove tutto è esattamente come sembra.

1° Ciao Barbara come nasce la tua passione per la scrittura?

Ho iniziato scrivendo poesie per bambini in rima, ma non avevo mai ambito nè pensato di poter scrivere altro. Una mia collega e cara amica mi ha sollecitata a scrivere una storia che componevo nei week end e le presentavo praticamente a puntate. Così è nato "Sorridimi ancora" che è però rimasto nella mia cartella nel computer: acerbo e senza un suo stile. 
Ho fatto passare un po' di tempo, ho cercato uno stile che mi identificasse, dei personaggi definiti, una storia e alla fine li ho trovati. 

2° Quel è il tuo primo ricordo legato ad essa?

La cosa che ricordo con maggior piacere è sicuramente l'interesse delle mie prime lettrici. Presentavo alle mie Beta i capitoli e quelle mi minacciavano perchè volevano sapere come sarebbe proseguita la storia. Saper coinvolgere è sicuramente l'aspetto più piacevole. 

3° E’ da poco uscito il tuo romanzo Lasciami perdere , com’è nato il titolo?

Ho inziato a scriverlo e un titolo non ce l'avevo ancora. Un po' come quando sai di aspettare un bambino e ti chiedi come lo potrai chiamare. Alla fine l'illuminazione mi è arrivata tramite il mio personaggio femminile: lei ad un certo punto pronuncia quelle due parole: lascimai perdere. Il gioco sottile legato alla protagonista dove lasciami si coniuga con "andare", "provare" e perdere che identifica un fallimento fittizio legato ai tentativi di un percorso di rinascita da lei intrapreso.  

4° Chi sono  Francesca e Steno? Cosa rappresentano per te?

Sono due personaggi fondamentalmente disadattati: lui, bello, realizzato sul lavoro, ma scostante nelle relazioni sociali è convinto di avere tutte le verità in tasca.  Lei appare insignificante, toccata da un passato che l'ha profodamente segnata e relegata ai margini di una vita di paure ed incertezze. Eppure entrambi hanno in comune, per motivi diversi, la solitudine. Non ci sarà redenzione per loro alla fine: lui non cambierà il suo carattere rude, nè lei diventerà una nuova eroina sicura di sè. La perfezione starà in questo rapporto di amore dove entrambi accetteranno dell'altro i difetti amandosi al di là di tutto. Un amore dentro al quale la loro solitudine viene dissipata a favore di una vita insieme.
I miei personaggi invitano a guardare oltre le apparenze a vedere il prezioso e bello nascosto in ciascuno di noi, a considerare le fragilità con rispetto e cura. 

5° C’è un aneddoto o curiosità legato al romanzo? Se si , puoi parlarcene?

Il personaggio di Francesca mi è stato ispirato da una cartolina che ho trovato nella biblioteca del mio paese. Era stata dimenticata dentro un libro preso in prestito e il bibliotecario l'aveva messa in bella vista affinchè il legittimo proprietario potesse recuperarla. Nessuno però l'aveva reclamata: rappresentava una fata con il cappello a punta e il velo che sbattendo le ali si teneva sospesa sopra una zucca intenta nel rimestare una minestra. Fa ridere vero? Ebbene io li ci ho visto tutta la magia che permea la storia. Francesca è diventata una fata agli occhi di Steno e lui ha visto pulviscoli di polvere di stelle. 

6° La scelta della cover è stata difficile?

Devo essere sincera: a me le farfalle non piacevano. La cover me la immaginavo diversa, ma il vestito per questa occasione è stato un bene che lo abbia scelto qualcun'altro perchè la persona cha ha messo le farfalle alla fine ha visto proprio la fragilità della protagonista, il trauma che si porta dietro. Una farfalla fra tante solo che di lei Steno coglie l'unicità. Questo significato a me era sfuggito e qui è stato rappresentato benissimo, tanto che è stato impossibile non amarla, e sono davvero grata a chi l'ha creata.  Alla fine credo che sia giusto che sia una scelta fatta da un professionista esterno: io l'avrei proprio sbagliata. 

7° Quali emozioni  senti quando scrivi?

Scrivere è un'attività molto solitaria. Questo isolamento a me piace. Percorrere per prima, insieme ai protagonisti che sono nella mia testa, il sentiero che loro percorreranno è qualcosa di incredibilmente bello. Si intrufulano nella testa, spingono per trovare un posto su un foglio virtuale, sono con te mentre non scrivi, reclamano attenzioni. Srivere è anche una responsabilità, riuscire a trasmettere le proprie sensazioni ad un lettore, regala una parte di noi stessi. 

8° Hai già in mente una nuova trama?

Molte in effetti, ne ho diverse di abbozzate, alcune già completamente delineate. Una in particolare di cui posso svelare il titolo "Fiori di tarassaco" che ha come protagonisti un uomo che non è padre, una donna che è madre e una bambina che non è figlia di nessuno dei due. Sembra un indovinello la cui risoluzione dovrà essere rimandata a quando la storia sarà finita. 

9° Avrei voluto…

Avrei voluto esattamente quello che ho perchè sono quella che sono per le cose che ho e non ho fatto. E l'adulta che sono diventata mi piace. 

Grazie mille per aver risposto alle domande Mary

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