lunedì 4 maggio 2020

Intervista a Simonetta Caminiti autrice de "Il bacio"

Buon pomeriggio readers!
Il blog ha intervistato per voi Simonetta Caminiti autrice de "Il Bacio" uscito il 16 aprile con la Words Edizioni.
Ringrazio l'autrice e la Casa Editrice per la disponibilità e prima di andare a leggere cosa l'autrice ci racconta di se, vi lascio qualche info sul suo romanzo.



Sinossi

Il terzo millennio sta per arrivare. Scalcia pieno di aspettative anche alla porta di Diana, diciassettenne a Roma nel 1999. Diana, che vede nel suo riflesso allo specchio la Eleanor Rigby dei Beatles, confida i suoi segreti a una bizzarra suora laica e, perfino nella sua scarsa vita sociale in parrocchia, soffre l’ombra della sua sorella adottiva: Khady, metà senegalese, metà francese, troppo bella e troppo dolce per essere vera.

A vent’anni dal Duemila, Il Bacio è la storia di un primo amore decisamente fuori dagli schemi. Una storia quasi futurista di integrazione e conflitto, crescita, scoperta e incantesimo dell’attesa.



1° Raccontaci un po' di te, chi sei quando non scrivi?

Una sognatrice pigra (a intermittenza) e una donna che non sa più stare senza impegnarsi in qualcosa. Basta che siano passioni: musica, cucina, ginnastica (questa è la rivoluzione degli ultimi anni! Il nuoto è in assoluto l’attività che prediligo), disegno. Ma anche gli animali, l’amore infinito per la mia famiglia. 

2° Come nasce la tua passione per la scrittura?

Penso sia una passione “senza inizio”. Come le favole passano dalla tradizione orale alla narrazione scritta, così le storie inventate sono “volate” dal mio cuore di bimba alla dedizione nel condividerle carta e penna già a otto anni.

3° Qual è il tuo primo ricordo legato ad essa?

Una poesia dedicata al Natale e al mio sentimento di “un dio nell’aria” (scritto con “d” minuscola) nel dicembre della mia terza elementare. 

4°Esiste quel famoso blocco dello scrittore? Hai mai dovuto farci i conti?

Accidenti se esiste… Esiste perché chiunque di noi boicotta la parte migliore di sé, le scintille che in cuor suo spera di poterne fare; ma anche perché per scrivere occorrono metodo e costanza, non solo pura creatività.

5° “Il Bacio” è il tuo nuovo romanzo, durante la sua stesura qual è stata la parte più difficile?

È stata decisamente imparare a “cucire” tutte le folate di ispirazione, gli spunti singoli: tramarli, saldarli. Ci sono però piccoli trucchi per fare ciò, che a me sono arrivati d’istinto, anche se lentamente. 

6° Quali emozioni senti quando scrivi?

La famosa “quiete accesa” del grande amore. Devo sentirmi “in pace” per portare il mio mondo fuori da me stessa; ma se fossi così compiutamente “in pace”, non avrei la necessità di esternare, sistemare, creare qualcosa che prima non c’era…

7° Hai già in mente una nuova trama?

Non una, ma cinque. Un nuovo romanzo però è a buon punto…

8° Avrei voluto….

Avrei voluto… (beh, pertiene alla sfera privata): avrei voluto volermi più bene negli anni di relazioni affettive troppo lunghe e troppo importanti rispetto a ciò che meritava la mia vita. Avrei voluto dire a mio padre tante cose che, per fortuna, sapeva già.

Grazie ancora Simonetta e alla prossima intervista la vostra 
 

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