mercoledì 17 luglio 2019

Blog Tour - DIMNESS " Il Percorso" di Alessandra Paoloni



Readers anche quest'anno il blog partecipa al progetto Cose Strane, firmato Alessandra Paoloni e Delrai Edizioni. E' iniziato proprio ieri il Blog Tour di "Dimness.Nella Penombra".
Siamo  alla seconda tappa "Il percorso





Progetto Cose Strane: il percorso. 

Il progetto Cose Strane per ora conta tre racconti.
Per chi ancora non avesse capito con cosa ha a che fare: Cose Strane è composto da una serie di racconti di genere gotico, horror, paranormal romance e fantasy. La Delrai Edizioni ha accettato di pubblicare queste storie di difficile collocazione. Quello che ne sta vendendo fuori è un percorso eterogeneo e affascinante, dove la fantasia può davvero volare libera e stupire, in alcuni casi. 
Dimness – nella penombra è la terza uscita del progetto. Ma, prima di leggerne qualche estratto, mi piacerebbe ripercorrere con voi fino ad ora le tappe fatte insieme e che, se volete, potete recuperare quando più vi aggrada. 

Si inizia da High Wall, ovvero una breve raccolta di tre racconti gotici: High Wall, Membra con Membra e Vendetta. Il tema dei tre racconti è sostanzialmente l'incapacità dell'uomo di affrontare e gestire un evento determinante come quello della Morte. 



Leggiamone alcuni estratti: 

Charlotte, con l’ingenuità che la caratterizzava, prese a seguire lo sguardo che il dipinto, da quando era stato esposto in quella stanza, aveva sempre diretto verso la finestra a lui più vicina. 
La pioggia continuava a battere, incessante. Tutt’intorno, in casa, in corridoio, dal di fuori, era silenzio. La ragazza andò alla finestra che l’uomo in armatura sembrava indicarle e gettò un’occhiata all'esterno. Il temporale sferzava la rigogliosa vegetazione senza alcuna pietà. Gli alberi chinavano le rispettive chiome in un atto mesto e impotente. 
E laggiù, sotto un pino, proprio nella direzione della sua camera, se ne stava ritto di spalle un ragazzo.
“Si sta bagnando tutto, perché non corre a ripararsi?”
Rivolse questa domanda non alla voce nella sua testa, ma al dipinto di James Knox. Quando si voltò di nuovo verso il giardino, il ragazzo era scomparso.
“È rientrato finalmente! Nessuno dovrebbe starsene là fuori in una giornata come questa!”
James Knox non le rivolse una risposta neanche quella volta e la solitudine della ragazza si accentuò dolorosamente.
“Sciocchina, è solamente un dipinto! Non può parlarti!”
(High Wall)
“È la tua mente. Ecco dove sei giunta con il tuo silenzio autoimposto e forzato. Ora sei dissennata, malata, odi e vedi cose, persone che non dovresti né udire, né vedere. L’autolesionismo è stata la tua più grande virtù, il rifiuto il miglior pregio. E con la sola compagnia di te stessa hai aggravato la solitudine alla quale Dio ti aveva già condannata; è la tua stessa mente a generare follia. Credo quasi di sentire tua zia Lisa: la follia degli Knox si tramanda di generazione in generazione e tu, piccola illusa, speravi dunque di sottrarti al tuo amaro destino?”
(High Wall) 






I nostri corpi manifestano le nostre sensazioni interiori, le membra si incontrano e si scaldano per motivi tanto differenti quanto giusti o perversi.
Anima inquieta, io osservo il mio corpo ceruleo e sospiro a quanto con esso ho fatto o per quanto avrei potuto e voluto fare. La mia carne ora è fredda, e mi accorgo che la mente e l’anima non possono nulla senza di lei.
Siamo cuore, cervello e membra con membra, mai soli in un universo di desideri e piaceri.
(Membra con Membra)
“Nessuno mi crederebbe se raccontassi questa mia storia perché fatico a credervi io stessa. Ma ha scelto me, tra tanti, e forse di ciò dovrei esserne orgogliosa. Una volta mi bisbigliò: ‘Anima Prediletta, tu apparterrai all’ordine universale!’
Ho udito dei passi. Sta arrivando a prendermi. Salpo per un viaggio senza ritorno. 
E la paura mi annienta.”
(Vendetta) 
Seconda porta a sinistra segna la seconda tappa del progetto. Il racconto, molto breve, si accosta  di più alle atmosfere di una novella horror. Il lettore potrà sobbalzare più di una volta sulla sedia perché attenzione: in questo racconto nulla è davvero come sembra e alla fine si avrà la sensazione di essersi persi qualcosa per strada e tutto, forse, andrà riletto in una chiave di lettura diversa…
Estratti:
Aveva letto e sentito molte notizie contrastanti al riguardo, sui giornali e ai tg, ma tutti erano stati d'accordo nell'affermare che una comitiva di ragazzi del posto si era data appuntamento nella casa fatiscente, poco fuori Cripple Creek, per giocare a fare una seduta spiritica, e che tutti erano morti prima dell'alba. Il corpo dell'unica ragazza che aveva partecipato a quella sciocca e terrificante avventura invece non era mai stato ritrovato. Il web si era alimentato subito di teorie più o meno irrazionali e più volte si era sorpresa a leggere, su diversi siti online, la citazione spaventosa “qualcosa è sopravvissuto lì dentro”. 
Katy si voltò a guardare il ragazzo e notò che anche lui, come tutti gli altri, stava osservando immobile i muri di mattoni scrostati, le finestre buie e prive di imposte e il tetto spiovente al quale mancava qualche tegola qui e là. La casa contava due piani i quali sembravano essere stati appoggiati uno sull'altro dalla mano di un essere superiore, che lo aveva fatto senza nemmeno troppa cura. Katy osservò ogni finestra. La sfida del gruppo, pensò, era quella di trovare la stanza dove erano avvenute le morti, secondo quanto riportato dalla cronaca, e passarvi la notte. Un proposito davvero orribile e macabro.

Secondo piano. 
Le scale erano appena terminate, eppure Ryan continuava a puntare la torcia verso terra. Quando alzò la luce, notò che gli altri ragazzi si erano fermati sul pianerottolo, immobili. Si fece coraggio e illuminò l'ambiente privo di mobilia. Sul secondo piano della casa si potevano contare ai lati quattro porte serrate e una finestra murata in fondo al corridoio. 
Seconda porta a sinistra. 



Con la terza tappa del progetto Dimness – nella penombra invece i temi si fanno meno cupi e impegnativi. Ci troviamo di fronte a un racconto paranormal romance, dove alla tematica vampiresca si unisce quella amorosa. Vampiri. Un cliché. Perché io, in fondo in fondo, li amo i cliché. Vista la data di uscita, 16 luglio, e vista la stagione estiva inoltrata che invoglia più a letture leggere che seriose, ho optato questa volta per un racconto lineare, senza troppi batticuori, da leggere senza alcuna difficoltà, nell'arco di quaranta minuti ininterrotti. 

Siamo nell'Inghilterra regency, nella campagna inglese, che tanto adoro. Addentriamoci un po' nella storia con alcuni estratti: 

«Stanotte rimanderemo quel demonio nell'abisso dal quale è risorto, signori miei!»
Dorian sollevò gli occhi chiari da terra e li puntò sull'uomo che aveva appena parlato. Il professor Frank White Wood, esperto di arte occulta e altre cose innominabili davanti agli uomini e a Dio, parlava in maniera febbrile. Lo vide scostare da un lato il cappotto scuro, che gli era d'intralcio, mentre montava a cavallo. L'uomo rideva e parlottava ancora tra sé, come un povero folle, eccitato all'idea di ciò che lo avrebbe atteso quella notte. Dorian poi si guardò attorno, osservando il resto del seguito. Gli allievi del professore, lui compreso, null'altro erano che un gruppo di ragazzi titolati provenienti da illustri famiglie di Londra, vestiti di tutto punto e armati fino ai denti, che guardavano esterrefatti il loro mentore.

«Nella Contea a lungo si è vociferato di un omicidio» continuò la donna catturando l'attenzione delle persone che le erano vicine. «Si dice che Lord Cavendish abbia ucciso la sua prima moglie, che si credeva malata. Ecco perché la tenuta ha rischiato di cadere in rovina. Il fantasma della povera Georgiana, secondo le dicerie arrivate fino a Londra, alberga ancora in queste stanze. Questo è il motivo per cui nessuno degli ospiti, che io sappia, ha accolto l'invito di restare a dormire sotto questo tetto. Tuttavia Landlord, contro ogni mia previsione, sembra davvero ben curata.»

Fu proprio grazie all'oscurità che riuscì a vederla: una figuretta vestita di bianco, seduta su una panchina di marmo, appena all'imbocco di uno dei vialetti che si disperdevano per i giardini, delimitati da fiaccole, spiccava come sangue tra la neve. Un fantasma, forse? Un nuovo mostro partorito dall'oscurità? Eppure il volto della giovane sembrava vivo e, anche da quella distanza, poteva vederne le gote imbellettate. Qualcun altro, a quanto sembrava, era fuggito dalle vanità del ricevimento per rifugiarsi nella notte.  
Dorian prese a osservare la sconosciuta, senza essere visto, per qualche istante. Il profilo perfetto della giovinetta gli sembrò rivelasse una malinconia tale che mal si addiceva a una bellezza come la sua. Un'esca dell'inferno? O semplicemente una ragazza in pericolo? I suoi piedi si mossero, senza nemmeno dar tempo alla ragione di intervenire. Dorian dedicò un'occhiata al cielo: la notte era senza luna, ricoperta da nuvole che promettevano pioggia. 
«Non dovreste starvene qui, da sola» esordì. 

Per concludere, da come avete potuto leggere, i racconti sono molto diversi tra di loro ma io li amo tutti allo stesso modo. Se il progetto vi incuriosisce, scegliete una storia tra queste e leggetela. Ci sono molte cose strane, in questo mondo. Non abbiatene paura, mai!



Se non hai ancora letto la prima tappa che il blog Inchiostro e Pensieri ieri ha preparato clicca sul link .
Mi raccomando tieni d'occhio il blog presto arriva anche la recensione a presto Mary!



1 commento:

  1. Grazie mille per aver partecipato al blogtour e aver dedicato del tempo al progetto. Grazie :)

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