mercoledì 13 marzo 2019

Recensione "Credevo fosse amore"


TITOLO: Credevo fosse amore
AUTORE: Silvia Bonizzi
EDITORE: self-publishing
GENERE: Contemporary Romance
FORMATO: ebook e cartaceo
DATA DI USCITA: 12 marzo 2019
Progetto grafico a cura di Angelice Graphics

Sinossi
Lei si chiama Lia e ha lo sguardo spezzato, stanco e triste di chi nasconde un vuoto. Cela il colore vivo dei suoi occhi sotto un velo di malinconia. Ma io l’ho vista sorridere, ho visto quegli occhi tornare a brillare e il suo cuore alleggerirsi.
No, lei non è una donna come tutte le altre, è il respiro nel quale vorrei perdermi, è il battito che vorrei afferrare e confondere con il mio, è il corpo perfetto e il volto bellissimo di chi porta sul petto il peso di un presente ingombrante. 
Io sono l’altro. Sono l’uomo che non può scegliere, ma sono anche l’unico in grado di ricostruire i suoi sorrisi distrutti, regalarle il sole in una giornata di pioggia e di stringerle la mano quando il mondo sembra investirla. Non posso prenderla. Non posso toccarla. Non posso raggiungerla. Eppure le mie mani la cercano e i nostri sguardi si scontrano per esplodere come fuochi d’artificio nel cielo più buio. Voglio colorare le sue notti, voglio spazzare via le nuvole con la forza del mio cuore, della mia anima, dei miei respiri. Voglio trattenerla nei miei abbracci e scaldarla durante i lunghi inverni. Voglio la mia splendida creatura.
Non sono un angelo, ma so alleviare le sue ferite. Non sono perfetto, ma lo divento nell’istante in cui le sue dita si intrecciano alle mie. 
Lei non lo sa, ma quello sguardo spento quando si scontra con il mio diviene vivo, intenso, palpitante. Perché quello sguardo, dal nostro primo incontro, mi appartiene.


Può l'amore offuscarti la vista? Può un sentimento così forte,così totalizzante annientarti e vivere non più per te stessa,ma solo per chi ci sta accanto?
Questa è la storia di Lia,che dopo anni di vita matrimoniale trova il coraggio e la forza di ammettere che ciò che finora ha vissuto non era amore.
Lia sembra una donna felice e invece la luce che un tempo brillava nei suoi occhi da un pò si è spenta. Innamorata del suo primo e unico amore ,in giovane età decide di sposarlo. L'idillio iniziale,tutte le promesse fatte adesso si sono sgretolate. Lia è fragile,insicura e soprattutto adesso ha paura di Luca.
Luca il suo cavaliere dall'armatura scintillante,che doveva proteggerla da tutto e tutti si è rivelato un uomo possessivo e negli anni ha mostrato il suo lato oscuro e malato.
Per colpa di questo amore Lia ha dovuto troncare ogni relazione con la sua famiglia ritrovandosi da sola senza neanche un'amica, il suo mondo è Luca.
Luca all'apparenza sembra innamorato pazzo di Lia, e in cuor suo forse lo è,ma nasconde anche una parte di sé che prepotentemente viene fuori,la rabbia,la gelosia lo portano a compiere gesti  che feriscono Lia psicologicamente che fisicamente.
Lia ha paura,paura di Luca, ma allo stesso tempo è cieca o forse non vuole ammettere a se stessa, che il ragazzo di cui si era innamorata adesso è un mostro.

Lia è un bivio,sopporta,tace e piange in segreto,ma un giorno per caso nella sua vita arriva Matteo,uno sconosciuto che riesce a leggere nei suoi occhi tristi,che comprende i suoi stati d'animo,così senza parlare.
Per Lia Matteo è l'arcobaleno dopo la pioggia, il sole nel grigiore delle sue giornate.
Matteo si accorge che Lia è diversa,sente quasi il bisogno di aiutarla,di vederla sorridere e stare bene.
Ma non sarà facile a questo punto per Lia andare avanti, dovrà compiere ancora una volta una scelta. Trovare il coraggio di lasciare Luca e riappropriarsi della propria vita o chinare ancora la testa e subire da Luca.
Matteo sarà disposto ad accettare la scelta di Luca?


Questa è una storia intensa,con un tema molto delicato che l'autrice ha saputo trattare portandoci agli occhi una realtà che purtroppo esiste e che molti per paura o vergogna tengono nascoste.
E' una storia che ci fa riflettere,che ci mette davanti a una realtà che spesso noi ignoriamo.
L'amore è alla base di questa storia,ma l'amore in ogni sua sfaccettatura,l'amore per la famiglia,l'amore tra marito e moglie,l'amore tra due amici tutto è reso reale perchè l'autrice ci catapulta nella storia e ci fa toccare con mano le sofferenze di Lia, la rabbia e la paura di Luca e il coraggio di Matteo.

Matteo è fantastico,credo che lui rappresenti l'ago della bilancia in questa storia. Ho apprezzato il suo coraggio,il suo amare all'inizio silenzioso nei con fronti di Lia. Per amore ha lasciato spazio a Lia anche a costo di soffrire lui stesso.
Aprirsi ancora una volta per amore non è stato facile per Matteo, ma ha voluto provarci, si è messo in gioco , a quale prezzo?
Beh lo scoprirete leggendo perchè non voglio togliervi il gusto di questa preziosa lettura.
Lia è il personaggio che mi ha fatto riflettere,quella con cui ho più  combattuto, non ho compreso al 100% le sue scelte,ma credo che quando si ami si tende a non voler vedere il male, ma solo il buono nelle persone che ci stanno accanto.
Lia ha mostrato anche la sua fragilità e credetemi avrei tante volte voluto abbracciarla e non farla sentire "sbagliata".

Faccio i miei complimenti all'autrice per questa bellissima storia. Lo stile è scorrevole,semplice e allo stesso tempo ricercato,una scrittura che arriva direttamente al cuore.
Ogni descrizione ci riporta nell'immediato dentro la storia e i PoV alterni,che io in un libro amo,danno al lettore la possibilità al lettore di entrare in perfetta sintonia con i protagonisti.
Vivi insieme a loro il tormento e la paura e ti ritrovi all'epilogo con gli occhi gonfi e arrossati dal pianto,perchè durante la lettura le sensazioni che attraversano il cuore sono tante, pensi a quante Lia nel mondo ci sono, a come poter alleviare il dolore, alle volte che avrei dato delle sberle a Luca ma senza risultato e a tutti i Matteo che ci sono nascosti nel mondo,che lottano nel silenzio per ridare dignità alle donne maltrattate e private dei loro diritti.

Credevo fosse amore è una storia che segna,è una storia che va letta,amata e capita senza giudicare le scelte fatte, giuste o sbagliate che siano. La storia che Silvia ci ha regala è un invito ad aprire gli occhi e a non perdere mai la speranza. 
Alla prossima la vostra Mary!


Materiale gentilmente fornito dall'autrice.

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